Capperi e menta sono un binomio fantastico, a dire il vero i boccioli di Capparis spinosa messi sotto sale, in salamoia o sotto aceto si completano a meraviglia con un lungo elenco di erbe aromatiche, fresche di preferenze e in alcuni casi anche secche come il mitico origano.
Però capperi e menta mi ha sempre intrigato in maniera irresistibile e ogni volta che ne ho avuto possibilità ne ho sfruttato la bella sinergia, che considero anche una sorta di magia come è del resto la trovata geniale di trasformare i boccioli di questo piccolo arbusto legnoso delle terre del sud in un esaltatore di altre bontà.
Così dopo aver parlato nel precedente post in maniera così passionale e meritata dei fantastici capperi con la loro anima profondamente mediterranea (lo so mi ripeto, ma non ne posso fare a meno!) era logico arrivare a pubblicare una ricetta in cui la loro bontà si arriva a percepire nel profondo.
E allora non potevo che tirare fuori di nuovo l’accoppiata capperi e menta ritrovando in realtà non una nuova ricetta, ma una sorta di mio classico del passato che ho ritualizzato con piacere.
Soprattutto in un periodo di grande caldo come questo dove consumare verdure fredde e gustose porta non solo piacere, ma una bella sensazione di fresco e leggerezza con in più tanti aspetti rilevanti di salute.
Preciso nella ricetta il modo di pulire i capperi che vanno scelti a mio modesto parere solo della varietà sotto sale comprando i migliori sempre, anche perché il costo diventa relativo di fronte all’uso modesto che se ne fa ogni volta nelle ricette.
Lo preciso per raccontarvi un aneddoto simpatico che almeno nella mia brigata in quegli anni ci ha fatto molto sorridere, non ridere perché sarebbe stato offensivo e poco rispettoso, ma un dolce e scherzoso sorridere si!
Una nuova entrata di cucina alle prime armi era da poco presente nella nostra brigata e evidentemente non aveva mai usato o utilizzato i capperi sotto sale così quando il mio vice cuoco gli ha chiesto di pulirli per poterli poi utilizzare l’abbiamo vista sparire nell’angolo del lavaggio per un bel 10 minuti.
Tempo breve per altre cose, ma lunghissimo per pulire i capperi che infatti aveva lavato talmente tante volte che alla fine li abbiamo dovuti buttare perché ormai del loro sapore di origine non era rimasto nulla, un episodio che ogni volta che riprendiamo in mano i capperi nella brigata viene irrimediabilmente ricordato!!!
Ora basta divagare comunque con racconti vari e giustamente passiamo alla ricetta!
Carote marinate alla menta e capperi
Ingredienti per 4 persone:
- 2 cucchiai di capperi di pantelleria sotto sale,
- 1 mazzo di menta fresca,
- 1 spicchio d’aglio,
- 6 carote medie,
- aceto di mele preferibilmente invecchiato,
- olio extravergine d’oliva
Preparazione
- Lavare con molta cura i capperi dal sale passandoli in acqua più volte, ma senza esagerare, devono essere eliminati i grani di sale e resi i capperi meno forti a livello di sapidità senza per questo sminuire troppo le loro caratteristiche organolettiche anche perché non si userà ulteriore sale per le carote.
- Pulire la menta separando i gambi dalle foglie, lavare con cura entrambi e asciugare bene le foglie, mettere invece i gambi in una pentola che possa ospitare un cestello per la cottura a vapore insieme e 1-2 bicchieri di acqua e portare lentamente a ebollizione.
- Pulire le carote e tagliarle in bastoncini, disporle in un cestello e cuocerle a vapore con l’acqua profumata alla menta per circa 5-10 minuti in base alle dimensioni.
- Sbucciare l’aglio e tritarlo finemente con le foglie di menta e i capperi, subito dopo mescolare il trito con 3-4 cucchiai di olio in modo da ossidarlo il meno possibile unendo anche per contrasto 1-2 cucchiai di aceto di mele preferibilmente invecchiato.
- Lasciare raffreddare le carote, condirle con l’olio profumato all’aglio e menta, mescolare e coprire, lasciare marinare in frigorifero per almeno 2-3 ore e preferibilmente un giorno servendo le carote marinate e fresche alla menta e capperi.