Parlando l’altro ieri di fiori di zucca mi aspettavo certamente qualche puntigliosa osservazione, così immancabilmente qualcuno mi ha provocato chiedendomi come mai mi limitavo a solo una ricetta con i gialli fiori dell’estate.
La risposta più ovvia è che in realtà oggetto del post non erano i fiori, ma altro, risposta un po’ debole effettivamente per cui mi sa che mi tocca almeno un po’ rimediare.
Comincio da oggi rispolverando una eccellente ricetta che ho creato, provato e fatto assaggiare due anni fa in occasione di un articolo apparso su Cucina Naturale.
In occasione dell’articolo iniziavo scrivendo questo:
“…………….La gola li vorrebbe sempre fritti nelle numerose varianti di frittelle calde e irresistibili di cui ogni paese è ricco, ma questi fiori, i più famosi e usati fra quelli presenti in cucina, in estate li ritroviamo in numerose ricette grazie alla loro versatilità e bellezza esterna che li rende adatti per insaporire e colorare numerosi piatti. E non potrebbe essere che così perché in certi periodi negli orti la loro produzione è talmente abbondante e circoscritta nel tempo da rendere necessario un utilizzo il più esteso possibile per non sprecare questa preziosa infiorescenza giallo oro mettendo al lavoro tutta la tipica fantasia culinaria italica…………………..”
Nella ricetta protagonisti al pari dei fiori sono i fagiolini verdi, le zucchine madre dei fiori, la profumatissima menta fresca e l’immancabile limone nella sua essenza più possente data dalla buccia grattugiata.
Raccogliendo altro materiale dall’articolo di allora vi lascio anche questi preziosi suggerimenti per preparare in maniera alternativa la stessa ricetta, rispondendo così alle diverse esigenze che possono nascere.
“…………………..Per servire diversamente gli sformatini è possibile rivestire l’interno degli stampini con le piccole zucchine tagliate sottilmente per il lungo con un pelapatate e scottate 10 secondi in acqua bollente, i fiori femminile e maschili di zucchina si metteranno invece nel soffritto di scalogno insieme agli scarti delle zucchine affettate e a una dose leggermente maggiore di fagiolini a vapore, la salsa finale di accompagnamento può essere semplicemente fatta con la polpa di 4 pomodori freschi privati di pelle e semi e frullati con la buccia di limone, alleggerendo così la componente latticina della ricetta……………………”
Componente, aggiungo, che può essere eliminata del tutto sostituendo la ricotta classica con quella di soia che ad esempio mi raccontava Nadir tempo fa anche se il tempo tiranno non mi ha ancora concesso di provarla.
Altrimenti ricorrendo al polivalente tofu che come base può essere facilmente lavorata con latte di soia e trasformato frullandolo a una simil ricotta cremosa da insaporire a piacere.
Provate la ricetta ne vale proprio la pena.
Sformatini rivestiti e ripieni di fiori di zucca
Ingredienti per 4 persone:
- 125 g circa di fagiolini,
- 4 piccole zucchine con i relativi fiori,
- 1 scalogno,
- 12 grossi fiori di zucca,
- 400 g di ricotta fresca soda e compatta,
- 12 foglie grandi di menta fresca,
- ½ cucchiaino di buccia di limone grattugiata,
- 12 pomodorini a ciliegia,
- olio extravergine di oliva,
- sale
Preparazione
- Pulire i fagiolini, lavarli, cuocerli a vapore per 10 minuti circa e quando pronti tagliarli in piccoli dadini, lavare le zucchine e tagliarle in piccole fettine compreso anche il fiore pulito dal pistillo.
- Sbucciare lo scalogno, tritarlo e metterlo in una padella dal fondo pesante insieme a 3-4 cucchiai d’olio, rosolarlo per 5 minuti abbondanti a calore medio, aggiungere fagiolini e zucchine, salare e cuocere per altri 5 minuti abbondanti mescolando spesso la verdura.
- Oliare 4 piccoli stampini da forno del diametro di 8-9 cm circa, lavare i fiori di zucca maschili, pulirli, tagliarli da un lato, eliminare la base del calice e aprire completamente i petali rivestendo con questa parte dei fiori l’interno degli stampini oliati.
- Mescolare le verdure trifolate tiepide con i ¾ della ricotta e le foglie di menta pulite tritate grossolanamente, riempire gli stampini, livellare con un cucchiaio e rivoltare all’interno la parte eccedente dei fiori, cuocere gli sformatini nel forno caldo a 200 gradi per 10 minuti e quando pronti lasciarli consolidare a temperatura ambiente per altri 10.
- Nel frattempo preparare la buccia di limone e frullare la ricotta rimasta con la buccia dell’agrume e il latte necessario a ottenere una fluida salsina, lavare e tagliare in 4 spicchi i pomodorini, sformare gli stampini al centro dei piatti, irrorarli con la salsina al limone, decorarli con gli spicchi di pomodorini e servire.
Che bello, sembra un quadro di van Gogh.
Peccato necessiti del forno … e poi la mia manualità nel foderare gli stampini è meno che zero … mi sà che dovrò trovare qualcuno che me li prepari 😀
Se lo spazio non fosse solo virtuale te li manderei belli caldi e appena fatti, comunque sono più facili di quello che si pensa anche per la bella plasticità e adattabilità dei fiori aperti.
Giuseppe
ciao Giuseppe, ieri avevo ospiti e ho pensato di fare questo piatto. Così mi sono accorto che non ti avevo detto della prima volta, circa un anno fa, che l’ho preparato. Era venuto buonissimo. Questa volta volevo farlo senza proteine animali, quindi ho preparato, per zucchine e fagiolini, una cremina di farina di ceci e latte di avena (per tenere assieme tutto e ospitare la menta) mentre per la salsina finale ho usato latte di avena, farina, olio e scorza di limone. Avevo pochi fiori di zucca, quindi ho fatto un unico sformato tappezzando il più possibile la teglia. Devo dire che era buonissimo. Vorrei provare altre vie per non usare proteine vegetali, tipo farina bianca e non di ceci, ma non mi viene in mente altro, mi consigli qualcosa? Non l’ho mai usato, ma forse il tofu sarebbe proponibile, preparato in qualche modo? Grazie e a presto
michele
Ciao Michele, complimenti, sei un ottimo sperimentatore!
Si direi che come hai intuito la soluzione forse migliore è quella del tofu, normale tofu bianco che frulli con un poco di latte di soia fino a ottenere una consistenza simile alla ricotta e poi usi in sua sostituzione sia nella farcia che nella salsina.
È un metodo che uso spesso quando non voglio usare latticini, l’unica differenza è che con il tofu la consistenza rimane più grumosa, ma è un difetto praticamente irrilevante in molti casi.
Più problemi si hanno quando con questo sistema si cercano di fare i dolci.
Provaci e poi dimmi come è andata.
A presto
Giuseppe