Qui da noi il il crescione non viene molto utilizzato e rimane spesso sconosciuto ai più, eppure vanta caratteristiche nutrizionali e organolettiche molto interessanti e utili che lo fanno rientrare nei generosi doni che la natura sa offrire in primavera con la sola richiesta di camminare un po’ dalle sue parti!
Vero che in questo periodo complicato spostarsi e uscire all’aria aperta è meno semplice del normale, ma credo che in molti ne abbiano comunque la possibilità soprattutto se non si vive in grandi e affollate città.
Già in altri post parlando delle erbe di campo ho suggerito i benefici di uscire in campi, semplici prati o boschi, benefici economici per la raccolta di erbe di pregio, di salute per il giovamento alimentare delle erbe raccolte, di gusto per il godimento a tavola e infine per il respiro indotto della natura che tanto bene fa al corpo e all’anima.
Tornando al nostro crescione un tempo godeva di molta considerazione poiché essendo ricco di vitamina C si integrava nella dieta per contrastare lo scorbuto, favorire la buona alimentazione dei bambini, rafforzare le gengive e diverse altre cose.
Il consumo di crescione aiuta anche la buona digestione, innesca un azione diuretica e purificante dell’intestino e risulta particolarmente indicato durante le diete ed i periodi di disintossicazione.
Una delle sue sostanze particolari poi, la gluconasturzina, ha rivelato un effetto interessante di contrasto agli effetti deleteri del tabagismo, abitudine deleteria ancora molto diffusa.
L’aroma di questa pianta è abbastanza penetrante e per questo molti lo trattano più come erba aromatica che come ortaggio, ma si tratta più che altro di gusti personali, piuttosto se vi trovate ad acquistarlo assicuratevi che le foglie siano prive di macchie scure, con colore brillante e profumo intenso al tatto.
Se invece preferite raccoglierlo fate attenzione a quello che cresce spontaneo lungo i fiumi, in quanto risente moltissimo dell’inquinamento ambientale, per cui guardate sempre dove siete!
In cucina il crescione compare spesso a crudo, non è un caso perché è preferibile usarlo così tutte le volte che si può in modo da non disperdere troppo le sue preziose sostanze naturali.
Quindi ottima la sua presenza nelle insalate, nella farcitura di gustosi panini, insieme a formaggi morbidi o per preparare salse e pesti originali con cui condire paste e primi piatti.
Ad esempio l’idea veloce per un ottimo pesto potrebbe essere quella di partire da una manciata di mandorle e poco aglio pestati finemente insieme, l’aggiunta poi di un pecorino semi stagionato, il crescione lavato e ben asciugato e infine dell’olio extravergine d’olia dal fruttato leggero e non troppo amaro con un tocco finale di poca buccia di limone grattugiata.
Ma il crescione può essere interessante anche aggiungerlo all’ultimo momento a fuoco spento in una zuppa a base di ortaggi e poi frullarlo insieme, in questo modo lo consumerete caldo senza aver perso troppo dei suoi nutrienti iniziali e godendo di tutto il suo particolare aroma.