Prima di approfondire con prossimi post gli aspetti d’uso in cucina delle varietà di zucche più interessanti per il periodo autunnale, ne ho parlato brevemente anche in questo podcast con Venetia Villani, mi soffermo sulle caratteristiche di una tipologia molto particolare, la Cucurbita pepo.
Iniziamo con il dire che la Cucurbita pepo è uno dei tanti doni alimentari che ci arriva dalle Americhe, per la precisione dalle regioni temperate del nord, portando soprattutto in Europa una ventata di novità a livello colturale.
Una novità notevole bisogna precisare perché i frutti ancora immaturi, ovvero le zucchine e le altre sorelle estive che così tanto apprezziamo e gradiamo a tavola, sono figlie proprio della Cucurbita pepo.
Una zucca madre molto prolifica e anche molto antica, i resti archeologici ritrovati in Florida risalenti a circa 10.000 a.C. testimoniano l’importanza alimentare di questo ortaggio intimamente legato alla terra.
I numerosi figli di questa tipologia di zucca riescono a crescere senza grandi difficoltà anche in zone fredde fino a 2.100 metri di altitudine sul livello del mare dimostrando una grande adattabilità e offrendo la possibilità di arricchire la dieta locale di popolazioni lontane dalle regioni più calde e assolate.
Per altro la Cucurbita pepo tra tutte le tipologie principali è quella che ha dato origine a forme, dimensioni e colori molto disparati, dalle zucche molto piccole (spesso definite decorative visto il relativo uso in cucina), a quelle decisamente grandi e pesanti con colorazioni di grande fantasia e varietà.
A questo genere appartiene ad esempio anche la zucca Howden dalla forma globosa, leggermente solcata e di colore giallo arancio che raggiunge il peso fino a 8-9 kg e che altro non è se non l’appariscente zucca che si decora in occasione di halloween, ormai vicino!
Ma ci sono varietà ancora più affascinanti per quanto oggi meno conosciute come la zucchina a stella bianca e quella a stella gialla di antica tradizione e memoria, alta produttività e abbondanza di fiori.
La prima conosciuta un tempo in Francia come “patisson” ha un sapore delicato, la seconda un po’ più piccola della prima risulta più saporita, entrambe molto buone fatte al forno e anche riempite con farce varie.
Anche se la loro fama deriva più dalla forma di per se molto decorativa, una sorta di simil ufo che ricorda in parte una stella a più punte dove il colore a tinta unica completamente bianco, giallo, arancione, verde chiaro o scuro fa decisamente la sua parte!
Affini a queste e forse più conosciute da noi ci sono le zucchine definite tonde che prendono il nome di alcune località particolari come la Tonda di Piacenza dalle tinte scure, quella di Nizza più chiara e meno cicciotta e quella di Firenze perfetta per essere riempita.
Ci sono poi le cosiddette zucchine eccentriche dalla forma indefinita per antonomasia o particolarmente originali come la varietà Crookneck (collo storto) che si presenta con una sorta di scenografico collo d’oca.
Insomma un mondo che possiamo definire senza timore “fantastico” tante sono le forme, i colori, le striature e le “personalità” uniche e che ci conferma la straordinaria bellezza della diversità naturale che nessuna immaginazione per quanto brillante riuscirebbe forse a concepire!!!