Ormai da qualche tempo ho instaurato un rapporto di collaborazione con la nutrizionista Carla Favaro che scrive interessanti articoli per il Corriere della Sera all'interno del supplemento salute.
Così periodicamente senza che ci sia un calendario preciso escono alcune mie ricette sul corriere all'interno dei suoi spazi, lo spunto sono i servizi che scrive.
È un esercizio non facile perché a volte le richieste sono "estreme", nel senso che bisogna rispettare rigidi contenuti nutritivi e calorici, ma tutto sommato è lo spazio in cui mi muovo di norma, da sempre mi vengono richieste ricette "circoscritte" a direttive precise che abbiano però una bontà di fondo assolutamente necessaria.
Anche perché se già una persona è affetta da una patologia ci manca solo che debba mortificare la sua alimentazione con piatti scialbi e senza gusto solo per soddisfare canoni nutrizionali indispensabile al suo stare bene.
Tutti i libri che ho scritto sul tema cucina e salute (vedi qui il link) sono ispirati a questa filosofia, piatti buoni per tutti, ma calibrati ad assecondare le necessità nutrizionali di chi ha la sfortuna di fare i conti con una patologia, quindi a tavola tutti uguali, nessuno deve sentire la differenza, mentre chi ha problemi specifici può mangiare tranquillamente e senza sensi di colpa.
Questa la mia filosofia in cucina, insieme a una serie di altri input di cui ho già parlato e parlerò con frequenza.
Comunque oggi è l'ora di una bella ricetta di leggerissimo dessert che ho creato e provato apposta una settimana fa su sollecitazione di Carla.
Non semplice inizialmente trovare una veloce soluzione (anche perché di solito queste richieste vengono fatte dall'oggi al domani, giusto per rendere il tutto più vivace!!), ma poi un intuizione brillante è venuta fuori naturalmente e a volte non so neanche io come.
In ogni caso eccola, mi piace perché ho utilizzato in maniera molto appropriata e potente le notevoli virtù dei mieli, in questo caso di castagno, sicuramente il mio dolcificante preferito.
Oltre al miele e lo yogurt c'è l'albume d'uovo montato, strettamente necessario per rendere leggero, spumoso e cremoso il tutto, per cui questa volta per chi non ama gli alimenti di origine animale credo non ci siano alternative, a meno che qualche geniale lettore del blog non provi e proponga la sua versione vegan.
Potrei quasi lanciarla come sfida amichevole, vedremo.
Il dessert è all'interno di un servizio che parla di come ridurre gli zuccheri nei dolci e in aggiunta alla ricetta provata e scritta ho messo una serie di indicazioni e consigli per aiutare chi vuole raggiungere questo obbiettivo, non sono gli unici possibili, ma intanto sono già utili informazioni.
Finisco qui, vi lascio ricetta e consigli.
Dessert di mele con yogurt alla cannella e miele di castagno
Ingredienti per 4 persone:
- 4 piccole mele,
- 1 limone,
- 400 g di yogurt magro,
- 2 albumi d'uovo molto fresco,
- 4 cucchiai di miele di castagno,
- 2 cucchiaini di buccia di arancia grattugiata,
- cannella in polvere
Preparazione
- Sbucciare le mele, dividerle a metà e eliminare i semi interni, tagliarle in piccoli cubetti e bagnarle subito con il succo del limone, frullarle con un frullatore a immersione fino a ottenere una purea uniforme e aromatizzarla con la buccia di arancia.
- Mescolare lo yogurt con un pizzico di cannella macinata dosandola secondo i propri gusti e amalgamarla alla base di mela.
- Portare a ebollizione a fuoco basso il miele di castagno, montare gradualmente l'albume d'uovo e dopo 2-3 minuti cominciare a versare a filo il miele bollente, continuare a montare fino a ottenere una crema gonfia e morbida.
- Mescolare delicatamente l'albume montato con la crema di mele e yogurt, distribuire in 4 coppette trasparenti, decorare con un poco di cannella in polvere e servire.
- Nell'attesa conservare in frigorifero per al massimo 20 minuti.
I consigli dello Chef esperto in Cucina Naturale
Nei dessert al cucchiaio un buon metodo per limitare al minimo gli zuccheri è ricorrere a spezie forti e dolci come cannella, zenzero, anice normale e stellato, stabilendo il dosaggio secondo il proprio gusto.
Analogo risultato è possibile ottenerlo con mieli dall’aroma intenso, malti di riso, grano o orzo, sciroppo d’acero o frutta secca frullata come prugne, albicocche e uvetta, le ultime due lasciate in ammollo per 20 minuti almeno.
Ottimi risultati si hanno anche utilizzando gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta tramite la polpa frullata o ridotta in piccoli cubetti, l’unica avvertenza è proteggerla con succo di limone.
Nei casi in cui si usa una base di yogurt si può rendere più gradevole il latticino con l’aggiunta di un poco di cacao o in alternativa del caffè solubile.
[…] Dolci consolanti senza troppi zuccheri […]
Mmmm.. Attendo anche io l’alternativa all’albume che, più che altro.., non ho in casa e quindi potrei rinunciare alla cremosità e spumosità optando per un dessert sicuramente buono e leggero ma senza albume.
Da provare, ecco! Se una delle prossime sere ho l’ispirazione lo faccio con l’ananas e lo zenzero. Che dici, può andare?
Buona giornata,
Sissa
Ciao Sissa,
l’ananas frullato ha il grande vantaggio di inglobare una buona dose di aria per cui potrebbe funzionare bene l’insieme, ottimo anche lo zenzero per dare un bel sapore fresco.
Attendo la prova, grazie.
Buona giornata.
Giuseppe
Concordo con Sissa, senza l’albume certe spumosità sono difficili da ricreare 🙂
Infatti è un problema non di poco conto per chi vuole a tutti i costi non usare le uova, una delle soluzioni sarebbe usare una panna vegetale montata, ma avrebbe poco senso dal punto di vista nutrizionale e dietetico e comunque cambierebbe del tutto la filosofia della ricetta.