Avendo parlato negli ultimi due post di frutti esotici, per la precisione avocado e mango, riferendomi in particolare alle loro doti salutistiche e preventive rimaneva da trovare una ricetta per ritornare un po' alla natura più godereccia del blog!
Non avendo avuto il tempo di preparare e elaborare una ricetta con il mango (che comunque rimane li in standby e alla prima occasione sarò pronto!) ho cercato nel mio archivio di ricette non ancora edite qualcosa con l'avocado sicuro di trovarlo.
E così è stato, una ricetta dell'anno scorso in cui l'avocado accompagna un elemento principale anche se non è un accompagnamento di ripiego o poca importanza.
Senza l'avocado la ricetta è viva solo a metà perché è la sua sinuosa e buonissima crema che completa come in una coppia affiatata la bontà complessiva del piatto.
È un piatto che mi piace molto nei suoi accostamenti e che ero tentato di conservare per qualche evento speciale, poi ho pensato che di speciale c'è che mi legge e attende con garbata pazienza qualche nuova ricetta.
Donare è una sorta di sentimento reciproco, nella visione di chi non concepisce il principio del dono è poco comprensibile questa reciprocità, si pensa al dono come a una perdita e a un rimanere meno ricchi.
Invece è proprio il contrario, intanto credo che nel donare (almeno parlo per me) paghiamo debiti di riconoscenza verso persone, cose e anime a cui dobbiamo immensità di vita.
C'è poi la riconoscenza verso gli istanti eterni vissuti in piccole gioie che appaiono gioie per noi e poco importa se appaiono sciocchezze per gli altri.
Più di tutto credo donare sia quel riscattare atti e passaggi un po' vili e meschini che a tutti è capitato e capita di sostenere, raramente per un perché concreto, spesso per la natura stessa di ciò che siamo.
E in questo senso donare è una straordinaria occasione di riportare noi stessi al mondo e dirgli che gli apparteniamo.
Perché è questa paradossalmente la libertà, appartenere al mondo.
Per cui ecco il mio dono di oggi!
Tofu gratin con avocado in crema soffice
Ingredienti per 4 persone:
- 1 cucchiaio di capperi sottosale,
- 100 g di olive nere morbide tipo kalamata,
- 1 cucchiaino di prezzemolo tritato,
- 400 g di tofu al naturale,
- 1 limone,
- 2 piccoli avocadi maturi,
- 1 mazzetto di erba cipollina,
- 6 pomodori secchi sottolio,
- 150 g circa di farina gialla per l'impanatura,
- 1-2 manciate di germogli di lenticchie, soia o altro tipo,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Lavare con molta cura i capperi dal sale, snocciolare le olive nere, tritare i 2 ingredienti insieme e metterli in una ciotola.
- Aggiungere il prezzemolo tritato e 3 cucchiai di olio mescolando con un cucchiaio, tagliare il tofu in fette quadrate spesse 2 mm circa, stenderlo su un vassoio e con un cucchiaino distribuire su tutte le fettine il condimento aromatico, coprire e lasciare marinare per 2 ore.
- Spremere il succo di limone e metterlo in una ciotola, sbucciare i 2 avocadi eliminando il grosso nocciolo centrale e la pellicina marrone eventualmente rimasta attaccata alla polpa, tagliarli in piccoli pezzi e metterli subito nella ciotola del limone mescolandoli in modo da evitare l’ossidazione.
- Lavare l’erba cipollina e con una forbice tagliuzzarla il più finemente possibile, aggiungerla agli avocadi insieme a un pizzico di sale e 1 cucchiaio abbondante di olio, frullare fino a ottenere una crema densa uniforme, eventualmente versare altro olio e un poco di acqua.
- Scolare i pomodori dal loro olio di conservazione e tagliarli semplicemente a metà formando 2 piccoli pezzi simili a quadratini, impanare le fette di tofu nella farina di mais, adagiarle in una teglia rivestita con carta da forno, salare appena e cuocere nel forno caldo a 190 gradi per 10 minuti abbondanti.
- Adagiare le fette gratinate di tofu nei piatti e mettere sopra ognuna un pezzetto di pomodoro sottolio, spremere vicino dei fiocchetti di crema di avocado e decorare con i germogli.
Grazie per questo post, per le belle parole, per questi pensieri profondi, per questo in particolare, per me bellissimo :
libertà è appartenere al mondo!
Ricetta fantastica, grazie chef 🙂
Buongiorno Sandra,
grazie a te per aver apprezzato così tanto, sia i pensieri che la ricetta!
A presto
Giuseppe