Finalmente abbiamo trovato il tempo di onorare il dono di fichi freschi che ci era arrivato con piacere la scorsa mattina, buoni, soavi e dolci come non mai.
A parte consumarli golosamente allo stato naturale ne abbiamo tenuti alcuni per utilizzarli in un dessert improvvisato in cui farne sentire le note aromatiche fresche.
Pochi elementi ma buoni, i fichi appena colti, una ricotta locale che in questa cucina non manca mai, un poco di miele che volendo possiamo anche evitare se la dolcezza dei frutti ci soddisfa già, cioccolato fondente di alta qualità.
Il tocco in più è arrivato dalla buccia di limone che come ho scritto di recente qui usiamo in quantità decisamente elevata tanto è preziosa in cucina.
Nell’insieme tutto qui e quando si è in territori di semplicità come questi conta sicuramente l’inventiva e la capacità tecnica di curare particolari che all’apparenza sembrano insignificanti.
Montare una ricotta come in questo caso può avvenire in maniera superficiale, come a volte capita giusto per mescolare e far contento chi dice o scrive di eseguire quel procedimento, oppure può essere un momento di elaborazione in cui facendo attenzione a un infinità di particolari si intuisce e percepisce il processo creativo
Ad esempio c’è enorme differenza tra montare a una certa velocità piuttosto che a un'altra, aggiungere tutta in una volta la purea di fichi invece che gradualmente, capire e valutare se la temperatura ambiente in cui si opera è abbastanza fredda da consentire un lavoro agevole o troppo calda da compromettere la qualità finale.
E potrei continuare a lungo per far capire come non è per nulla sufficiente sapere solo tecnicamente cucinare, serve un bagaglio di presenze e consapevolezze intrecciate a conoscenze molto più ampio, altrimenti potremmo affidare il tutto a dei robot e macchine moderne senza alcun problema!!!
E siccome vedo comparire ogni secondo nel mondo dei media cuochi autoreferenziali che si improvvisano grandi professionisti credo proprio che questa nozione elementare non sia stata esattamente afferrata e capita!!!
Per fortuna rimane questo un lavoro e una professione che esige sempre la dimostrazione e la prova di quanto si dice e racconta e soprattutto rimane un lavoro in cui la manualità è ancora il perno centrale di tutto, la differenza vera la fa la sua presenza o la sua assenza.
Ora il racconto del dessert se vi farà piacere ripeterlo e gustarlo!!!
Dessert di fichi alla toscana
Ingredienti per 4 persone:
- 12 fichi maturi verdi,
- 350 g di ricotta molto fresca,
- 2-3 cucchiai di miele,
- 30 g di cioccolato fondente,
- 1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata,
- cannella in polvere
Preparazione
- Lavare e sbucciare i fichi mettendolo in un bicchiere alto, frullarli brevemente fino a ridurli in purea.
- Mettere la ricotta in una ciotola insieme al miele e con delle fruste elettriche iniziare a montarla per renderla cremosa e soffice.
- Conservare da parte 4 cucchiai abbondanti della purea di fichi e unire i restanti gradualmente alla ricotta continuando a montarla.
- In ultimo insaporire la crema con la buccia di limone e un pizzico di cannella in polvere trasferendola in 4 vasetti o coppette di vetro.
- Sopra la crema mettere la purea di fichi conservata in precedenza.
- Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e decorare la superficie del dessert insieme a un altro poco di buccia di limone grattugiata.