Ho presentato questi piccoli e golosi dolci in occasione dell’apertura del ristorante Vegetariamoci che sto seguendo da tempo e, inutile dirlo, sono andati subito a ruba.
La loro particolarità è l’assenza di prodotti di origine animale che nei dolci non è cosa da poco visto che pone molti problemi pratici in termini di leganti, lievitazione, sofficità, friabilità e diverse altre cose.
Problemi superabili tuttavia come questi dolcetti dimostrano e un po’ come avviene con l’uso dell’olio di oliva in pasticceria spesso bisogna solo dare una cancellata a preconcetti privi di fondamento reale.
Malgrado l’assenza di prodotti di origine animale non sono certo leggeri e poco calorici, però sempre molto meno della versione tradizionale con burro e company, e per questo motivo sono stati presentati come piccoli bocconcini.
Per decorarli abbiamo scelto delle curiose bacche di un bel colore rosso che personalmente conoscevo poco e che per l’occasione ho imparato a capire meglio tutte le loro prerogative, sia dal punto di vista delle applicazioni in cucina, sia da quello più importante delle implicazione salutistiche.
Le bacche di Goji, infatti, non sono solo belle decorazioni utili ad accompagnare dolci e salati, ma nascondono tra i loro segreti molti pregi alimentari.
Queste bacche dall’aroma che ricorda il mirtillo, la fragola e il lampone sono largamente consumate dalle popolazioni dell'Himalaya e del Tibet dove crescono in maniera rigogliosa.
Contengono una serie di importanti sostanze nutritive tra cui Beta-caratone, ferro in abbondanza, più proteine dei cereali, ben 21 tracce di Sali minerali, 18 aminoacidi, Vitamina E, e 500 volte la quantità di Vitamina C di quella contenuta nelle arance oltre alle vitamine B1, B2 e B6.
A suffragio di questa serie di sostanza positive ci sono poi numerosi studi che dimostrano come queste bacche siano utili nella cura del diabete, colesterolo, ipertensione, disturbi degli occhi, alcuni tipi di tumori e altre patologie moderne.
Insomma un qualcosa su cui varrà la pena approfondire, anche perché sono si preziose ma vanno sapute dosare con saggezza.
Magari raccolgo più informazione e poi ne torniamo a parlare.
Ora vi lascio alla ricetta
Pasticcini vegani al cocco e cioccolato
Ingredienti per 6-8 persone:
- 180 ml di latte di soia,
- ½ baccello di vaniglia,
- 30 g di noce di cocco secca in polvere,
- 30 g di nocciole tostate tritate fini,
- 50 ml di olio di oliva,
- 200 g di cioccolato fondente,
- 50 g di farina di riso,
- 50 g di farina bianca,
- ½ bustina di lievito per dolci o cremortartaro,
- 150 ml di panna di soia
Preparazione
- Scaldare il latte senza bollirlo con il baccello di vaniglia diviso in 2-3 pezzi, aggiungere la noce di cocco e le nocciole, tenere in ammollo fino a intiepidire.
- Aggiungere l'olio di oliva, eliminare la vaniglia e frullare il tutto, sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria e unirne metà alla base di latte.
- Setacciare insieme le due farine e il lievito e incorporarli al composto di cioccolato, trasferire in piccoli stampini leggermente oliati e infarinati e cuocere nel forno caldo a 180 gradi per 10-15 minuti circa.
- Nel frattempo aggiungere la panna di soia al cioccolato fondente rimasto e scaldare a fuco basso fino a formare una liscia cremina.
- Raffreddare i tortini e sformarli, ricoprirli con la crema di cioccolato, decorare ognuno con una bacca di Goji e lasciarli riposare in frigorifero per almeno 30 minuti prima di trasferirli in dei pirottini di carta.
Bellissimi questi pasticcini! Con ingredienti scelti molto bene.
Complimenti!
Grazie Lu,
è un piacere risentirti e ritrovarti.
Spero anche che questi dolcetti saranno di tuo gradimento se li proverai.
Anche tu vedo che ti dai da fare in cucina, purtroppo il tempo tiranno mi impedisce di venire a trovarti come vorrei, ma quando riesco lo faccio con piacere.
A presto
Giuseppe
Bacche o no questi pasticcini sembrano davvero golosi! Purtroppo non ho ancora assaggiato le bacche di Goji, le ho viste comparire in qualche negozio della zona di recente ed hanno un prezzo veramente eccessivo.
La curiosità pero’ mi assilla… 😉
Grazie della condivisione e buona giornata,
Sissa
Ciao Sissa,
si in effetti le bacche costano un po’, ma è anche vero che ne devi consumare poche per volta malgrado siano molto gradevoli da sgranocchiare. Da qualche parte ho letto che hanno alcune controindicazioni se consumate troppo, ma devo approfondire meglio considerata tutta la mala informazione che gira nei media moderni.
Se riesco ne riparlo.
A presto
Giuseppe
grazie giuseppe lo sai che ohni ricetta vegan la prendo al volo…splendidi e li faro’ stasera,ma la noce di cocco in polvere e’ il solito cocco grattuggiato e disidratato?grazie e’ l unico dubbio che ho…grazie buon lavoro e grazie per accontentare anche noi vegan…un abbraccio
Ciao Iaia,
si è il solito cocco grattugiato; forse non è il massimo come prodotto ma dovendo rinunciare a uova e company risolve moltissimi problemi grazie alla sua plasticità e ricchezza in grassi.
Magari un giorno trovo qualche soluzione migliore, ma per ora ti devi accontentare!!!
A presto
Giuseppe
devono essere proprio buoni e…sani…!! proverò a farli anch’io! grazie per il tuo impegno, Giuseppe, e buon lavoro!!
marian
Ciao Marian,
grazie a te per seguirmi e leggermi.
Aspetto un tuo parere ovviamente!!
Buon dolce!
Giuseppe
Anch’io applaudo questo dolcetto vegan e le spiegazioni annesse per esempio sull’uso del cocco che serve a ‘compensare’ la mancanza di altri grassi….imparo sempre qualcosa
Ciao Elena,
grazie gradisco molto i tuoi applausi!
Se avessi tempo scriverei anche di più, sul cocco ad esempio ci sarebbe da dire molto come funzionalità, anche se poi in diversi non lo sopportano e si fanno condizionare un po’ troppo dalla sua presenza.
Comunque piano piano arricchisco per quanto posso!
A presto
Giuseppe
grazie giuseppe….nn volevo assolutamente essere polemica sull uso del solito cocco grattuggiato…..io lo uso spesso….l uso della parola solito era per riuscire a intendere che fosse proprio quello….grazie ora tt chiaro…al lavoro…un abbraccio
Iaia non ti devi preoccupare di nulla, non pensavo affatto a una polemica.
Precisavo solo perché so che alcune persone hanno una sorta di fobia sull’uso della noce di cocco, ma non pensavo a te.
Poi mi sembrava anche giusto chiarire il motivo della presenza del cocco e infatti Elena ha gradito come vedi.
Ripeto non preoccuparti, piuttosto raccontami poi come è andata la prova del dolce.
A presto
Giuseppe
scusa ma ci tenevo a chiarire….nn volevo provocare fraintendimenti e come tuo solio hai fornio ottime spiegazioni utili a vegan e nn….prova superata…..spazzolati in poco…ora mi spetta la prova cuore cn barbabietola…assolutamente splendido….buona giornata…..
Bene, grazie Iaia del riscontro e della prova superata!
Buoni cuori!
A presto
Giuseppe
l’aspetto è golosissimo . aggiungo anche questa ricetta alla mia lista. grazie . ciao buona serata cry68
Grazie a te Cry,
aspetto la tua “recensione”!
A presto
Giuseppe