Il post di oggi sarebbe di ieri, un giro di parole per dire che alcuni intoppi mi hanno impedito di pubblicarlo prima e così lo trovate proprio nel giorno in cui teoricamente lavorare non si dovrebbe!
È il seguito del post dedicato al timo che come promettevo si sarebbe tradotto in altre informazioni interessanti su questa pianta e in una ricetta con l'erba protagonista.
La ricetta è buona, il timo si sente al meglio e di per se è semplice e lineare, la sua particolarità, a parte la valorizzazione del timo, è l'uso di una pasta molto originale e poco usuale appartenente alle tradizioni culinarie della regione Sardegna che vanta, come quasi tutte le regioni Italiane, poliedrici formati di pasta.
Va dato atto però che questo formato è veramente singolare e bello, era diverso tempo che dovevo riprovarlo trovando una qualche combinazione verdurosa per valorizzarlo al meglio e questa mi è sembrata l'occasione propizia, come dire due piccioni con una fava!!
La pasta si chiama "Lorighittas" e come detto è in simbiosi profonda con la cucina sarda, più precisamente del piccolo paese di Morgongiori, situato ai piedi del Monte Arci.
Tradizionalmente la loro preparazione avviene a mano, dopo aver mescolato e impastato insieme semola e acqua si attorciglia tra le dita un doppio filo di pasta fino a creare una treccina chiusa a formare un anello ovale allungato (loriga, in sardo).
Un lavoro lungo e certosino tanto che come è facile immaginare si preparavano per occorrenze speciali, in particolare per la festa di ognissanti e nel loro condimento compariva sempre in qualche modo il pomodoro.
Memore di questo ho pensato di inserirlo anche io nella mia ricetta al timo, almeno come parziale presenza e alla fine il risultato è stato molto valido.
C'è da dire che usavo un mio sughetto di pomodoro fatto due giorni prima con semplice cipolla, ottimo olio d'olive e una buona conserva di pomodoro, elementi super semplici, ma che se di qualità danno risaltati straordinari e infatti la salsina era decisamente gustosa.
Tanto che una volta mescolato tutto insieme, le prime zucchine bio provenienti dal sud, l'ottimo e salutare aglio di base, gli straordinari pinoli e il fenomenale e profumato timo c'è stata un apoteosi di commenti positivi dai miei commensali presenti al desco.
Ecco mi sono dilungato tanto, allora facciamo che delle altre interessanti notizie sul timo ve ne parlo in un altro post dove magari vi racconto anche di quella crema di carote al timo che abbiamo servito alla scorsa cena del 20 aprile e che ha fatto decisamente centro!!!
Adesso, invece, godetevi questo ottimo piatto di pasta.
Lorighittas al profumo di timo con zucchine, pinoli e salsa di pomodoro
Ingredienti per 4 persone:
- un bel mazzetto di timo fresco,
- 5 cucchiai di buona salsa di pomodoro pronta,
- 2 zucchine medie,
- 2 spicchi d'aglio,
- 4 cucchiai di pinoli,
- 280 g circa di lorighittas,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Pulire e lavare con cura il timo sfogliandolo, con ¼ circa insaporire la salsa di pomodoro già pronta scaldandola appena e conservandola al caldo.
- Lavare le zucchine e tagliarle in piccoli fiammiferi, sbucciare l'aglio e tritarlo (o lasciarlo intero se si preferisce togliendolo in seguito, ma l'aglio fa super bene ricordatevelo!!!), rosolarlo velocemente in padella con 3-4 cucchiai d'olio e il timo rimasto.
- Aggiungere le zucchine, salare e saltarle 3-4 minuti, unire i pinoli, alzare la fiamma e cuocere per altri 2-3 minuti.
- Lessare in tanta acqua (vi consiglio proprio tanta per non rischiare di rompere troppo questa particolare pasta) bollente salata le lorighittas, scolarle non troppo asciutte e condirle con zucchine e pinoli, distribuirle nei piatti e nel mezzo mettere un bel cucchiaio di salsa di pomodoro.
ciao Giuseppe, il formato di questa pasta mi intriga molto, mi piace e la farò a mano, il condimento è il mio preferito, che dirti, fai sempre centro con le tue ricette…un caro saluto
Giuseppe ho fatto le lorighittas, è divertentissimo, il procedimento è quello dei miei pici, stasera le mangio ma una foto te le mando, grazie di averle postate, sono andata 10 anni in sardegna e non le conoscevo…un abbraccio
Cara Tamara,
ti rispondo in differita quando ormai credo che le tue lorighittas le avrai già degustate e sono convinto con grande piacere.
Io il piacere l’ho provato nel leggere questi tuoi commenti entusiasti, per cui grazie a te e anzi doppio grazie se mi mandi anche le foto della tua opera d’arte, in effetti sono molto curioso di vedere cosa sei riuscita a fare!!
Ma posso già immaginare che sei stata brava, anche perché farle a mano non è certo da tutti!!!
Aspetto foto e commenti!
A presto
Giuseppe
[…] pasta l’ho vista nel blog di Giuseppe Capano, qui, io ci vado spesso, mi piacciono le sue ricette è una fonte di idee per una vegetariana. […]