Ci sono ingredienti che passando il tempo si consolidano come vere e proprie matrici da cui partire per creare ricette che rispettino standard di salute e di gusto finale organolettico senza che ne l’uno ne l’altro compromettono i rispettivi e importantissimi ruoli.
Per me dall’inizio tutto è partito dall’olio di qualità e tuttora quello di costruire una ricetta partendo dalla qualità dell’olio come primo elemento da considerare rimane una prassi costante senza la quale poi riesce difficile riuscire a legare in maniera intelligente il resto delle materie prime.
Ma crescendo professionalmente e affrontando progetti di cucina e salute sempre più importanti e a ampio respiro con la collaborazione di imminenti medici, nutrizionisti ed esperti di alimentazione altri ingredienti matrice si sono fatti largo e affermati.
Sarà mio impegno parlarvi di tutti, oggi però mi soffermo brevemente, e anche qui prometto in realtà di approfondire molto, sulla frutta secca e in particolare su una varietà che pur non appartenendo alle nostre latitudini ha valenze di salute e cucina molto interessanti.
La noce del Brasile si trova oggi con una certa facilità grazie soprattutto al circuito del commercio equo e solidale che ha saputo fare l’eccellente lavoro di diffonderla rispettando l'equità delle popolazione che si curano di produrla.
Originaria dell’ambiente amazzonico e della sua immensa foresta sempre più minacciata da interessi incrociati si ricava da un gigantesco albero.
La noce singola ha una caratteristica forma triangolare ed è inserita insieme a un'altra ventina circa in una grossa e dura capsula che una volta diventata matura si apre facilitandone l’estrazione.
Il cuore interno della noce vera e propria è di un bel colore bianco con esternamente attaccata una sottile pellicina marrone un po’ come avviene per la maggior parte della frutta secca a guscio.
Il sapore è personale e ricorda in parte la noce e la mandarla dolce con una resistenza però all’ossidazione molto più limitata, ragion per cui soprattutto in questo caso varrebbe la pena di utilizzare noci intere da sgusciare al momento o consumare nel più breve tempo possibile quelle vendute sottovuoto.
I contenuti nutrizionali sono similari alla restante categoria, siamo con le proteine a circa il 15% mentre i grassi sono intorno al 65%, un valore in apparenza alto e controproducente, ma i grassi della frutta secca in guscio sono un autentico tesoro di salute sempre.
Approfondiamo le specifiche valenze nutrizionali e salutistiche della noce del Brasile nei dettagli prossimamente così come alcuni suggerimenti d’uso in cucina, prima però mi premuro di preparare per voi anche una bella ricetta da presentarvi insieme!!!