L’innovazione in cucina è sempre in pieno sviluppo e può portare un aiuto concreto sia nell’ambito professionale che in quello domestico rappresentando anche un modo per venire incontro ai grandi problemi attuali di ambiente e sostenibilità.
Le tematiche in cui l’innovazione in cucina si sta concentrando sono molteplici e una delle principali riguarda la conservazione e la durata nel tempo delle materie prime una volta raccolte in natura senza ricorrere a sostanze troppo inquinanti o metodi non alla portata di tutti e soprattutto dei paesi più poveri.
In questo senso potrebbe essere proprio una bella novità quella prospettata da una startup nel campo alimentare che sembra aver sviluppato un sistema molto ambizioso per conservare gli alimenti senza la necessità di frigoriferi, celle e mezzi autotrasportati specifici.
Un approccio molto interessante che va ben oltre il contesto alimentare di una cucina e di un cuoco per toccare ad esempio la gestione del coltivato in quei paesi che non possono permettersi container frigo e convogli refrigerati per trasportare o gestire in locale ortaggi e frutti coltivati.
Il sistema potrebbe anche limitare al minimo le attuali tonnellate di spreco alimentare in tutto il mondo dovuto ai tempi tra il raccolto e la distribuzione effettiva di cibi che una volta raggiunta la corretta maturazione non possono essere lasciati oltre sulle piante.
In pratica questa azienda prospetta la possibilità di mettere i prodotti da conservare, trasportare o depositare in un involucro molto particolare avvolti da CO2 in uno stato cosiddetto “super critico” aiutando così a prevenire le alterazioni dovute all’ossidazione dell’aria e fermando del tutto il lavoro di demolizione strutturale dei batteri.
Tutto questo senza la necessità di avere ambienti refrigerati appositi e superando il concetto della catena del freddo a livello igienico oggi così fondamentale per la moderna distribuzione.
Questa tecnologia di pastorizzazione con CO2 si rivela quindi, almeno sulla carta, una soluzione pratica e semplice che l’azienda creatrice afferma sia in grado di prolungare la durata di conservazione degli alimenti confezionati a temperatura ambiente fino a circa 3 mesi indipendentemente dalla loro natura di partenza.
Staremo a vedere gli sviluppi concreti, conforta comunque sapere che si stia lavorando così intensamente perché l’innovazione in cucina diventi realmente un modo per aiutare chi produce, chi consuma, chi trasforma in cucina e soprattutto il nostro pianeta!!!