Nascosta più per una sorta di timidezza innata dovuta alla natura del frutto da cui è nata che per timore di essere riutilizzata ho ritrovato ieri una confezione aperta ma ben richiusa di farina di castagne.
Con cui adesso mi ingegnerò a realizzare qualcosa di nuovo, si tratta di una farina che amo particolarmente come credo qualcuno avrà notato dai numerosi post a lei, indirettamente o direttamente, dedicati.
Credo che l’alchimia attrattiva nasca dal fascino supremo di essere una delle rare farine “vere” nate da un frutto, ma in particolare dal fatto che sia stata in epoche molto più difficili di queste (ad esempio durante l’ultima guerra) un ancora di sopravvivenza vitale per molte popolazioni rurali Italiane.
Giusto tempo fa guardavo un bel documentario sul ricongiungimento di prigionieri alleati con nuclei e famiglie che nell’Italia di montagna e campagna in guerra avevano accettato di proteggere queste persone rischiando moltissimo per le terribili persecuzioni che questo poteva scatenare.
Li il racconto dolce, dolce in un senso estremamente profondo considerato il frutto, dipingeva con tratti pennellati monocromatici la salvezza che la farina di castagne ha rappresentato in un momento di profonda scarsità delle altre farine per panificazione e produzione di paste.
La stessa enfasi ricordo la metteva mio padre quando mi raccontava dei suoi castagni secolari di Calabria e di quanto fossero oro prezioso da tutelare con tutti i sacrifici del caso.
Tornando alla mia timida confezione di farina di castagne mi ha fatto venire in mente una vecchia ricetta che ancora non ho pubblicato dove valorizzava al meglio dei ravioli ripieni degli stagionali piselli e poi incredibilmente accoppiati a un condimento veramente inusuale.
Per la sua amarezza di sottofondo aumentata dall’ottimo olio extravergine d’oliva utilizzato che però una volta unita alla dolcezza della farina di castagne e del ripieno dei piselli si fondeva in un assaggio sublime che adesso propongo anche a voi sperando che lo apprezzerete quanto l'ho apprezzato io!!!
Ravioli bruni con ripieno di piselli e olio aromatico ai ravanelli
Ingredienti per 4 persone:
- 160 g di farina 0,
- 80 g di farina di castagne,
- 2 uova, 1 tuorlo,
- 4 cipollotti,
- 250 g di piselli sgusciati,
- 150 g di erbette o piccoli spinaci freschi,
- 4 ravanelli rossi,
- 1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata,
- 1 cucchiaino di prezzemolo tritato,
- olio extravergine d'oliva,
- zucchero,
- sale
Preparazione
- Impastare le due farine disposte a fontana su una spianatoia con le uova, il tuorlo e un pizzico di sale fino a formare un composto omogeneo da lasciare riposare per un'ora circa ben coperto da un panno umido.
- Mondare i cipollotti conservando gran parte del verde e affettarli sottilmente, metterli in una padella insieme a 2 cucchiai di olio e rosolarle per 5 minuti abbondanti, aggiungere i piselli, salare, coprire e cuocere per altri 10 minuti circa bagnando con poca acqua se necessario, unire le erbette lavate con cura e spezzettate, lasciare appassire la verdura, intiepidire e frullare fino a ottenere una farcia uniforme.
- Lavare con cura i ravanelli e tritarli grossolanamente, metterli in una ciotolina con la buccia di limone, un pizzico di sale e zucchero, 3-4 cucchiai di olio e poco prezzemolo tritato, mescolare a lungo l’olio aromatico.
- Stendere la pasta riposata in sfoglie sottili, ricavare delle forme rotonde di 6-7 cm di diametro, porre in centro il composto di piselli e chiudere a mezzaluna sigillando bene i bordi.
- Lessare i ravioli per 5 minuti circa in abbondante acqua bollente salata, scolarli con una schiumarola e metterli direttamente nei piatti, condirli con l’olio aromatico ai ravanelli e servire.