Al di la del calendario l’inverno si è prolungato abbastanza quest’anno, giusto qui da me in montagna nel giorno di pasqua siamo riusciti a fare una bella passeggiata per tornare poi in tempo nel tardo pomeriggio e assistere a una improvvisa nevicata.
Incredibilmente e a discapito delle temperature che se non calde non facevano neanche presagire così tanta vivacità climatica, certo una nevicata breve e veloce che poi si è dissolta, ma in tanto con la sensazione che l’inverno faccia fatica ad andare in vacanza!!!
Malgrado questo alla natura tutto sommato poco importa, cerca di massimizzare al meglio sole e caldo che il clima concede e non manca di esprimersi.
Così le tipiche piante depurative di inizio primavera spuntano ugualmente dal terreno e ci si può attrezzare per andare a caccia di prelibatezze salutari.
A maggior ragione se sentiamo l’esigenza di disintossicare l’organismo e ripulirlo dalle sostanze in più accumulate nei mesi invernali.
Per cui non abbiamo che da scegliere una serie di erbe e alimenti vegetali che al loro interno racchiudono preziose e importanti proprietà ripulenti senza che questo si debba necessariamente tradurre nella preparazione di amene e poco attraenti ricette.
Sono, infatti, molti i piatti nei quali possiamo utilizzare a nostro vantaggio le erbe così generosamente offertici dalla natura senza nulla chiedere in cambio se non il rispetto di tutte le altre piante incontrate.
Ne ha approfittato subito mia suocera e alla prima parentesi di sole si è precipitata nei campi a raccogliere quello già messo a disposizione dalla generosa terra.
Tarassaco, ciucarin o stridoli, bruscandoli o germogli di luppolo selvatico, una bella borsa ricca di salutari e buone erbe di campo.
Tra cui spiccava per abbondanza il tarassaco o dente di leone che fra le erbe spontanee è quella più ricca di principi attivi benefici.
Spicca in particolare per una potente azione depurativa e disintossicante dovuta principalmente alla Taraxacina, tra i più forti stimolanti del flusso biliare.
Proprio in questi giorni si possono agevolmente raccogliere nei campi più lontani da strade e case le giovani foglie delle piante non ancora fiorite.
Sono adesso sufficientemente tenere da essere consumate in gradevoli insalate, altrimenti si possono trasformare in frittate, salse, minestre, zuppe, torte salate e sformati, vedremo cosa mi ispirerà il tutto ai fornelli e poi vi racconterò!!!
Foto © Chef Giuseppe Capano