Domenica ho partecipato ha un dibattito dal tema “Olio officina, laboratorio di idee. Focus sugli abbinamenti olio-cibo”, all’interno della manifestazione “Olio Capitale” che si svolge ogni anno in quella splendida città che è Trieste.
Una fiera estremamente interessante per tutti gli amanti e appassionati di olio extravergine d’oliva che hanno la possibilità di incontrare i produttori, assaggiare le loro specialità ad elevato standard qualitativo, fare e ricevere cultura della buona tavola.
Ho trovato alcuni oli a dir poco sorprendenti per la loro enorme e positiva carica aromatica e l’amico Luigi Caricato mi ha dato lezione rispetto a caratteristiche geografiche e qualità di olive. Così ha demolito mie errate idee rispetto all’imprinting del territorio chiarendo come gli oli d’oliva hanno una loro precisa fisionomia a dispetto delle condizioni climatiche in cui si trovano a crescere, una bella lezione che poi vorrei raccontare a puntate e che per la mia creatività è energia allo stato puro.
Tornando al tema del dibattito e del lungo percorso ancora da tracciare che ci ha fatto intravedere comincerei con il raccontarvi questa ricetta, tratta dal libro “Friggere bene” che qui ho inquadrato in un’ottica di sinergia tra le diverse anime dell’olio extravergine d’oliva. Forse un azzardo, ma ho avuto modo di verificarla e mi sembra un buona direzione da intraprendere per il nostro percorso di abbinamento tra olio e cibo.
In pratica nella stessa ricetta troverete l’utilizzo pratico delle tre categorie principali di olio extravergine, un fruttato leggero, uno medio e uno intenso. L’effetto è quasi quello di usare oli di tre diverse tipologie, invece è sempre oliva.
Immagino ci possano essere diverse obbiezioni, a cominciare da chi possa permettersi in casa tre diverse tipologie di olio extravergine. Tutto sta a quanto vi volete bene, rinunciate per una volta a tre qualità di vino di pregio e dirottate le vostre risorse verso l’olio, di sicuro vi durerà molto più di tre sere in compagnia dei vostri cari e il beneficio per la salute sarà certamente migliore.
Bruschette al pomodoro e chips di zucchine
Foto Copyright : Chef Giuseppe Capano
Ingredienti per 4 persone:
- ½ cucchiaino di prezzemolo tritato,
- 100 g di yogurt, 1 cucchiaio di capperi sottosale,
- ½ limone, 4 grandi fette di pane casereccio,
- 1 piccolo spicchio d'aglio,
- 1 mazzetto piccolo di erba cipollina,
- 200 g di pomodorini ciliegino o pachino maturi,
- 4 piccole zucchine,
- maizena per la frittura,
- olio extravergine d'oliva a diversa intensità,
- sale.
Preparazione:
- Preparare il prezzemolo, lavare con molta cura i capperi e asciugarli, tritarli e metterli in un frullatore insieme allo yogurt, 1 cucchiaio d'olio d'oliva a fruttato intenso, poche gocce di succo di limone e il prezzemolo, frullare fino a ottenere una fine e fluida salsina conservandola in frigorifero.
- Su una griglia liscia ben calda tostare per alcuni minuti le fette di pane fino a dorarle da ambo i lati, strofinarle subito con poco aglio e conservarle da parte.
- Lavare l'erba cipollina, asciugarla e con una forbice tagliuzzarla finemente, lavare i pomodorini, tagliarli a dadini, condirli con un pizzico di sale, l'erba cipollina e 1 cucchiaio d'olio d'oliva a fruttato medio.
- Lavare e asciugare le zucchine, tagliarle in fini rondelle, infarinarle e friggerle brevemente in olio d’oliva ben caldo a fruttato leggero, scolarle su carta assorbente e salarle leggermente.
- Stendere nei piatti le fette di pane tostato e farcirle con i pomodori all'erba cipollina, ricoprire il tutto con le chips di zucchina, far colare a filo in maniera decorativa sul pane o nel piatto la salsina di yogurt e servire subito.
una vera chicca sono impaziente di provarla!!
credo che comprerò il libro adoro la frittura sopratutto d’estate
Grazie per la chicca, Michela.
Provala e non esitare a dirmi le tue impressioni, anche le più critiche, l’anima della crescita è il confronto con gli altri e nessuno nasce perfetto.
A presto.
Giuseppe