Di quanto il miglio abbia una estrema variabilità nella sua sete di liquidi per essere cotto vi do dimostrazione oggi con questa ricetta, come promesso ieri!!!
La premessa è che non serviva un miglio particolarmente intero e sgranato, ma non ostante questo è significativo il fatto che per la sua cottura completa alla fine la dose di acqua è stata di più di sei volte il suo peso.
Una cottura così lunga serviva anche per far venire fuori il meglio del suo potere legante, una caratteristica notevole nel miglio che è bene tenere presente per molte preparazioni in cui non si vogliono usare i classici leganti come le uova.
E per preparazioni intendo anche la pasticceria dove in diversi dessert o creme il miglio potrebbe essere un ingrediente strategico e prezioso, tenetevelo caro io poi se ho tempo cerco di trovarvi una bella soluzione di esempio che vi serva come traccia!!!
Tornando a questa ricetta è uno sformato di miglio altamente gustoso con due caratteristiche interessanti.
La prima è la presenza in buona percentuale della curcuma, una spezia di cui ho già parlato molto e che porta con se un infinità di pregi sulla salute o per lo meno in un'ottica di forte prevenzione di molte degenerazioni dell'organismo, ne sono testimonianza le continue ricerche che la vedono protagonista in positivo con sempre nuove prerogative di rilievo.
C'è poi la presenza del radicchio il cui aroma amarognolo viene compensato sia con la presenza della curcuma che con la mia amatissima, veramente amatissima, maggiorana, l'erba per eccellenza per me.
Nella versione che vi presento qui lo sformato è nella sua versione più semplice, ma se lo passate per circa 15 minuti in forno a 190 gradi si compatta ulteriormente e forma una crosticina molto gradevole.
A voi la scelta, in ogni caso è una buona ricetta!
Garantito!!
Sformatino di miglio al radicchio e curcuma con salsina bianca
Ingredienti per 4 persone:
- 2 porri,
- 2 cespi di radicchio rosso,
- 150 g di miglio,
- 1 cucchiaino di maggiorana secca,
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere,
- 1 l circa di brodo vegetale,
- 200 g di sedano rapa,
- 100 g di crema vegetale di riso o soia,
- noce moscata,
- pepe,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Mondare dalle sommità verdi, lavare con cura e affettare finemente i porri, in un'ampia padella rosolarne la metà con 2-3 cucchiai di olio per 5 minuti abbondanti.
- Nel frattempo lavare con cura il radicchio e tritarlo grossolanamente, aggiungerne la metà alla base di porri e cuocere 1-2 minuti.
- Unire il miglio insieme alla maggiorana e alla curcuma, insaporire 2-3 minuti, coprire con il brodo vegetale caldo e cuocere per circa 25 minuti.
- Sbucciare il sedano rapa, lavarlo, tagliarlo a cubetti e lessarlo o cuocerlo a vapore per 10 minuti circa fino a renderlo tenero, frullarlo finemente con la crema vegetale, 1 cucchiaio d'olio e una macinata di noce moscata ottenendo una salsina fluida, se troppo densa versare un poco dell'acqua di cottura.
- Verificare la cottura del miglio, deve disfarsi in parte e diventare tenero, se serve unire altro brodo ma fare attenzione a lasciare il composto molto, molto asciutto, negli ultimi 2 minuti di cottura aggiungere il restante radicchio rosso e regolare di sale pepando un poco.
- Mettere il miglio asciutto in coppettine leggermente oliato pressandolo, dopo 5 minuti circa capovolgerlo nei piatti e accompagnarlo con la salsina di sedano rapa decorando a piacere.
buongiorno Giuseppe,
apprezzo molto il miglio e questa ricetta mi apre nuovi orizzonti, per adesso limitati alle zuppe, ad esempio con lenticchie e spinaci, e alla sua farina, assieme ad altre, per preparare il chapati. Potrei usarlo per rassodare delle polpette vegetali? Per adesso sto usando farina di ceci sbattuta con acqua fino ad avere, in consistenza e volume, l’equivalente delle uova, ma non va ancora bene. Dovrei usare il miglio cotto, da aggiungere all’impasto? Avrebbe senso usarne la farina?
Grazie e a presto!
michele
Buongiorno Michele,
si certo puoi usarlo per rassodare le polpette, funziona abbastanza bene proprio nel modo in cui è preparato in ricetta, cioè con una cottura in abbondanti liquidi che accentua il suo potere legante.
Lo cuoci con i condimenti che preferisci. Lo lasci molto asciutto e lo aggiungi agli impasti, potresti in teoria provare anche a frullarli per accentuare l’effetto legante, ma personalmente non ho ancora provato.
La farina temo funzioni molto meno, è ottima per alcuni impasti, ma l’effetto legante è relativo.
Buone sperimentazioni!
A presto
Giuseppe
wow, che ricettina ! mica tanto “ina”. Deva essere saporitissima, adoro tutti gli ingredienti…solo la crema vegetale, ma come si fa? Una ricetta da chiedere ce l’ho: un piatto per la vigilia a base di alghe, da far sbalordire i commensali senza far rimpiangere il pesce… Grazie se puoi…e se non puoi….
Ciao Marina,
grazie dell’apprezzamento.
Rispetto alla crema vegetale di solito si compra già pronta, ma c’è anche un modo per farla da se, appena trovo il tempo me ne occupo sul blog!
Per il piatto con le alghe devo pensarci un po’, non ti prometto niente, ma se riesco volentieri!!
A presto
Giuseppe
Molto apprezzabile questa versione di miglio. Nella mia esperienza il miglio è ottimo sia per crocchette che addirittura per creme e budini dolci…se debitamente scotto e poi frullato, forma una crema vellutata e consistente che non fa rimpiangere l’utilizzo delle uova!
Ciao Elena,
grazie per questo prezioso contributo e per i tuoi consigli, sicuramente saranno di aiuto a molti a cominciare da Michele!!!
A presto
Giuseppe
grazie a te per la disponibilità, resto in attesa….ce la farai di sicuro !!
grazie Giuseppe, e grazie Elena,
metterò a frutto i consigli appena ne avrò occasione e vi farò sapere
a presto
michele
Bene Michele,
aspettiamo le tue considerazioni quando avrai messo in opera i nostri suggerimenti!!!
Buona cucina.
Giuseppe