Può darsi abbia preso un virus, non il computer, intendo me medesimo come cuoco visto la ricetta che pubblico oggi e dove le protagoniste sono ancora verdure cotte.
E ancora in una versione di insalata che è piaciuta veramente tanto con l’uso inusuale oggi, ma comunissimo un tempo, delle patate cotte e consumate con la buccia.
Nell’assaggio ci siamo guardati e quasi tutti hanno raccontato dei loro ancestrali ricordi da piccoli di quando era la norma consumare le piccole patate coltivate nei campi così come erano.
Ovviamente ben lavate, ma subito dopo messe in padella con buon olio da olive e qualche tenace erba come salvia o rosmarino e magari il compagno aglio lasciato in camicia come un nobile, e ancora sotto la cenere protette da involucri esterni, nel semplice forno con o senza carne/pesce, in mille altri ingegnosi modi.
Insomma tutto normale, certo erano altre patate, coltivate per se e quindi con cura, con l’amore di seguire la terra e rispettarla, a volte (per esigenze di locale resa economica) forzarla magari con qualche tentazione chimica moderna senza che però nell’insieme si arrivasse a tradire nel profondo la natura e il suo spirito.
Quando oggi sono arrivate queste piccole patate rosse con l’espressa indicazione di cuocerle e consumarle con la buccia allora si è accesa subito la luce dell’inventiva.
Mi aspettavano sole solette anche delle ottime carote e nel giardino splendide foglie di alloro sembravano chiedermi di poter esprimere il loro “umore sensoriale” in qualche mio piatto, un invito gentile e sublime nella sua tenera dichiarazione data dal luccichio del verde foglia malgrado il tempo inclemente e piovoso.
Poi che altro? Ah si rigogliosi cipollotti di primavera che mi sono sembrati i migliori compagni degli altri due protagonisti principali e anche ben intonati ai semi (di semi, erbe, spezie, intrugli e affini la dispensa non è mai vuota!) di girasole che sono poi stati messi sopra a concludere degnamente il racconto della ricetta.
Ecco in sintesi cosa ha portato la seconda ricetta di un insalata con sole verdure cotte, come ho già detto nel post precedente solo un’apparente contraddizione del concetto di insalata, perché tutto sommato è bello che questo termine abbracci più mondi e alternative possibili.
Finito tutto il preambolo ora finalmente la ricetta!
Insalata cotta con patate rosse in buccia, carote all’alloro e cipollotti croccanti
Ingredienti per 4 persone:
- 4 carote medie,
- 4 foglie di alloro fresco,
- 12 piccole patate rosse,
- 4 cipollotti,
- 2 cucchiai di semi di girasole
- coriandolo in grani,
- olio extravergine d’oliva,
- sale
Preparazione
- Pulire le carote, dividerle a metà per il lungo e tagliarle in fette spesse 3-4 mm circa, metterle in una casseruola con 1 bicchiere d’acqua, 1 cucchiaio d’olio, poco sale e le foglie di alloro fresco ben lavate, cuocerle fino a far assorbire quasi del tutto il liquido di partenza.
- Lavare le patate e lessarle intere con la buccia per 15 minuti circa, dividerle in 4 spicchi e condirle con alcune gocce di olio, poco sale e abbondante coriandolo macinato al momento.
- Mondare i cipollotti conservando tutto il verde, tagliarli in lunghe striscioline e in una padella saltarli a calore vivace con 2-3 cucchiai d’olio e un pizzico di sale, devono rimanere parzialmente crudi.
- Mettere le carote sul fondo dei piatti e nel mezzo stendere una fila di spicchi di patate, ai lati adagiare i cipollotti trifolati, ricoprire con i semi di girasole e servire.