Aiuto sono sommerso dalle prugne, la mia simpatica e più che generosa vicina ha pensato bene di farmi dono di ben 2 cassette stracolme.
Una fortuna di per se, sono più che biologiche ad esempio essendo raccolte da un albero lasciato al suo naturale vivere, se non fosse che con questo dannato caldo stanno rapidamente macerando e trasformarsi in una marmellata al naso poco piacevole.
Per cui mi devo sbrigare a selezionarle e inventarmi qualche buona ricetta per non consumarle esclusivamente solo come frutta.
Con tutti gli impegni che ho non sarà per niente facile, ma cercherò tramite la creatività di salvarne il più possibile.
Certo potrei farne una conserva o marmellata prendendo ad esempio spunto dal lungo lavoro che ho fatto per scrivere il mio libro "100 cibi in conserva", ma di marmellate e company sono più che pieno.
E poi forse è più interessante usare il frutto fresco, di solito poco considerato in pasticceria e cucina, una sorta di parente povero delle più blasonate albicocche e pesche estive.
Nell'attesa che elabori vi lascio una ricetta in cui le prugne non sono proprie le protagoniste assolute, ma contribuiscono di molto a garantire la bontà del piatto.
Che riporto anche perché proprio contro questo caldo di cui accennavo può essere un ottimo dessert anti arsura, senza considerare che è molto buono.
Unica avvertenza: per esigenze fotografiche il dolce è stato preparato senza il supporto dell'anguria, come invece descritto nella ricetta, supporto che personalmente vi consiglio di fare malgrado sia più impegnativo, l'effetto in tavola è tutt'altra cosa.
Anguria in bellavista con macedonia di frutta estiva
Ingredienti per 4 persone:
- 1 piccola anguria o ½ grande,
- 12 foglie di menta fresca,
- 3 pesche medie,
- 1 cucchiaino abbondante di zenzero fresco grattugiato,
- 1 cucchiaio di zucchero,
- 6 albicocche non troppo mature,
- 6 piccole prugne,
- ¼ di baccello di vaniglia aperto,
- 1 cucchiaio di buccia di limone biologico grattugiata,
- 50 g di nocciole sgusciate tostate,
- 100 g di lamponi freschi
Preparazione
- Lavare esternamente molto bene l'anguria, asciugarla e con un robusto e affilato coltello sezionarla circa a ¾ d'altezza con motivi a zig-zag o frastagliati.
- Svuotare la polpa interna aiutandosi con un cucchiaio e un piccolo coltello, eliminare i semini neri, tagliarla in piccoli pezzi mettendola in una terrina e insaporirla con le foglie di menta lavate e spezzettate finemente.
- Capovolgere su un piatto il contenitore di anguria in modo che possa perdere il succo che naturalmente rilascia,
- Lavare le pesche, asciugarle, sbucciarle e tagliarle in piccoli dadini, condirle con lo zenzero e lo zucchero e conservarle in una ciotola.
- Pulire e tagliare allo stesso modo le albicocche e le prugne, aromatizzando le prime con il baccello di vaniglia e le seconde con la buccia grattugiata del limone.
- Tritare grossolanamente la metà delle nocciole, lavare con cura i lamponi e asciugarli delicatamente.
- Riempire l'anguria svuotata con le quattro varietà di frutta aromatizzate facendo in modo che ognuna occupi ¼ dello spazio disponibile.
- Decorare e guarnire con le nocciole e i lamponi (o altri elementi a scelta) e disporre il cesto di anguria su un vassoio.
- Servire subito portando in tavola, separatamente, anche l'eventuale frutta in più che non ha trovato spazio nell'anguria.