Avevo parlato in maniera più dettagliata oltre due anni fa di un materiale onnipresente in cucina da tantissimo tempo e che insieme agli indubbi vantaggi pratici ha sempre portato con se un aurea di incertezza riguarda alla sua natura costruttiva rispetto al contatto con gli alimenti.
Del resto anche solo pulendolo si nota con una certa frequenza una patina di colore grigio che può rimanere in particolare quando si asciuga, si tratta di una velatura più o meno leggera, e che suscita come è naturale diverse domande rispetto alla sua presenza.
Di recente il Federal Institute for Risk Assessment tedesco dopo una serie di test specifici ha evidenziato quelli che possono essere gli eventuali rischi nell’usare in cucina questo materiale.
Stiamo parlando dell’alluminio di cui riporto alcune note riprese dal mio precedente post, mentre dei risultati forniti dall’ente tedesco ne parlo più in profondità domani dopo essermi documentato completamente.
L’alluminio è un metallo molto leggero e maneggevole ottenuto per elettrolisi da composti come la bauxite, non usato mai puro ma in leghe come il “duralluminio”.
Ossida difficilmente ed è un ottimo conduttore di calore soprattutto se il pentolame da cui è composto ha pareti sufficientemente spesse.
Risulta adatto a quasi tutte le cotture esistenti a patto che le superfici interne non vengano graffiate o incise dagli attrezzi usati per le cotture stesse e questo è l’altro elemento importante da non dimenticare mai.
E’ preferibile non usare contenitori d’alluminio per preparare alimenti acidi come spinaci e pomodori, i cavoli in generale e le salse chiare mescolate con fruste metalliche.
Qui entriamo in un ambito molto legato alla salute e soprattutto in passato si sono verificati gravi errori legati alla cottura e conservazione in contenitori di alluminio.
Nel primo caso, la cottura, il problema si ha quando altro metallo di cui sono fatte fruste, cucchiai o altri strumenti arriva a incidere l’alluminio più tenero portando via particelle che poi passano nel cibo.
Per quanto riguarda la conservazione gli elementi acidi degli alimenti possono allo stesso modo portare via particelle di metallo con conseguenze di non poco conto per l’organismo.
In sostanza bisogna evitare qualsiasi caso di conservazione, anche temporanea, in contenitori o utensili di alluminio, a maggiore ragione se la sostanza da conservare è a natura acida.
Malgrado questo vi è una ragione molto concreta del perché strumenti, pentole, padelle e casseruole di alluminio si trovano ancora abbondantemente in cucina.
Se ben fatte, infatti, con pareti e fondi spessi sono ottimi strumenti di cottura con una resa alta e efficiente funzionalità complessiva.
Dobbiamo solo saperle usare con criterio per tutelare la nostra salute e domani vedremo meglio il tutto.