Una piccola torta al cioccolato da dedicare a tutti i papà del mondo, creata apposta circa 10 giorni fa aprendo la dispensa e inventandosi una nuova combinazione.
Lo spirito di creazione è in questo modo anche divertimento, diciamo che tutto è stato reso più difficile dalla richiesta della LAV di creare un dolce senza l'uso di prodotti di origine animale, ma la difficoltà ha stuzzicato l'ingegno e l'impegno è stato esso stesso un omaggio ai papà.
Il risultato è stato ottimo e ne sono stato molto soddisfatto, anche per la dedica sottointesa che c'era dietro.
Credo che ognuno di noi abbia avuto con il proprio padre un percorso preciso e non necessariamente lineare, alcuni fortunati sono riusciti a viverlo intensamente in positivo, altri in maniera più travagliata.
Penso però che l'amore sia sempre stato lo stesso, nascosto da facciate diverse magari, ma ugualmente presente e reciproco.
Il rapporto con mio padre è stato controverso, spesso duro e ricco di tante piccole incomprensioni.
Inevitabilmente ci si rende conto solo con la piena maturità che la responsabilità di questo non ricadeva unicamente sul genitore, ma anche questa era reciproca.
Così la considerazione cambia e si fa più nitida, emergono i propri errori di figlio e si mettono a fuoco meglio i perché di atteggiamenti forti e di rottura.
In fondo siamo quello che chi ci ha creato è stato, in una lunga catena di discendenze che sempre conserva qualcosa malgrado i secoli che passano.
È un legame con il passato che rimane dentro comunque, spesso inspiegabile e poco razionale eppure presente.
Festeggiare è quindi più un voler rimarcare sentimenti intensi che celebrare la singola persona, che di per se, come ho scritto in occasione della festa della donna, non ne avrebbe bisogno per il semplice motivo che andrebbe festeggiata tutti i giorni con il rispetto e la comprensione.
Auguri papà.
Torta del papà al cioccolato, cocco e caffè
Ingredienti per 6-8 persone:
- 350 ml di latte di soia,
- ½ baccello di vaniglia,
- 80 g di noce di cocco secca in polvere,
- 100 ml di olio di girasole,
- 200 g di cioccolato fondente,
- 100 g di farina di riso,
- 100 g di farina bianca,
- 1 bustina di lievito per dolci o cremortartaro,
- 100 g di zucchero a velo,
- 1 tazzina di caffè espresso ristretto,
- 1-2 cucchiai di polvere di caffè
Preparazione
- Scaldare il latte senza bollirlo con il baccello di vaniglia diviso in 2-3 pezzi, aggiungere la noce di cocco e lasciarla in ammollo fino a intiepidirla del tutto.
- Aggiungere l'olio di girasole, eliminare la vaniglia e frullare il tutto, sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria e unirlo alla base di cocco.
- Setacciare insieme le due farine e il lievito e incorporarli al composto di cioccolato, trasferire in una tortiera da 24 cm circa leggermente oliata e infarinata e cuocere nel forno caldo a 180 gradi per 25-30 minuti circa.
- Raffreddare la torta e se si preferisce ritagliarla in tortine singole da porzione più piccole.
- Mettere lo zucchero a velo in una ciotola e versando poche gocce alla volta di caffè espresso (potrebbe non essere necessario tutto) mescolarlo con un cucchiaio fino a ottenere una densa cremina profumata.
- Farla a cadere a filo con motivi decorativi sul dolce al cioccolato, decorare con della polvere di caffè e servire.
Bello! mi piace. A Napoli il dolce tradizionale per questo giorno sono le zeppole di S.Giuseppe, e mio papà che da giovane ha lavorato in pasticceria le ha fatte ieri, peccato che ci dividono 700 km circa.
Hai ragione, crescendo si capiscono tante cose e si appianano le ruvidezze caratteriali, si guarda ai propri genitori con occhio diverso e più comprensivo rendendosi conto che in fondo sono delle persone che come noi, possono sbagliare … Auguri a tutti i papà, e auguri a te di buon onomastico 🙂
Grazie Nadir, purtroppo ieri ero in viaggio e non ho potuto leggere in tempo, gli auguri fanno sempre piacere. Peccato per la lontananza del papà, ma deve essere stato interessante avere un padre pasticcere, se non altro per i dolci profumi che portava con se, oltre a tutto il resto.
Grazie ancora e a presto.
Giuseppe
Buondì Giuseppe, oggi se non sbaglio è anche il tuo onomastico. Quindi…. Auguri! Io quest’anno ho festeggiato mio papá facendogli una pagnotta di semola di grano duro con i semi di sesamo con pasta madre, un pane che gli ricorda la sua Sicilia. L’ha molto gradito!
Grazie dello spunto dolce, un tortino buono buonissimo in ogni occasione!
Buon proseguimento,
Sissa
Grazie Sissa degli auguri, rispondo con ritardo perché ieri non potevo leggere. Donare un pane fatto da se è sempre un bel regalo, sicuramente meno anonimo e impersonale di un oggetto comprato da altri. Si il tortino è buono in ogni occasione, fra l’altro nell’impasto sono riuscito a non usare nessun dolcificante, all’inizio temevo ma poi il sapore si è rilevato ottimo ugualmente. Un bel risultato nel complesso.
A presto
Giuseppe
Buongiorno Giuseppe, ho incontrato per caso il tuo blog e per prima cosa volevo farti i complimenti, per tutto quello che scrivi ma soprattutto per la tua visione degli alimenti che sento molto vicina al mio modo di pensare. Sono vegana e proprio domenica ho fatto questa torta che è risultata FA-VO-LO-SA sotto ogni punto di vista, ed è stata gradita anche dai famigliari e colleghi onnivori. Ho solo un dubbio: hai scritto di usare una bustina di lievito, le mie bustine sono da 17 grammi e sopra c’è scritto “per 1/2 kilo di farina” quindi ne ho usata metà. La torta non è venuta molto soffice ma in ogni caso non era nemmeno “pastosa” da mangiare bevendoci insieme qualcosa, secondo te devo usare una bustina intera?
Grazie e ancora complimenti.
Emanuela
Buongiorno Emanuela e grazie dei complimenti,
si ti consiglio di usare una bustina intera, tanto non è che si gonfia a dismisura, però fa in modo che rimanga ancora più morbida; i dosaggi indicati sulle bustine sono standard e dipendono molto dai tipi di impasti, in alcuni casi anche soli 2 grammi sono più che sufficienti, in altri invece ne serve molto di più come nel caso di questa torta.
Di cui sono molto contento anch’io per il buon risultato finale quando l’ho provata e sperimentata.
Spero che passerai a trovarmi ancora.
A presto
Giuseppe