Ieri alcuni problemi di connessione mi hanno impedito di pubblicare il post che invece lascio uscire oggi.
Di libri sulle spezie e sulle erbe aromatiche non c’è ne sono mai abbastanza, ne ho già una discreta collezione che ogni tanto rileggo o consulto, ma ogni nuovo apporto è sempre interessante, getta uno sguardo diverso su sostanze dalle straordinarie virtù e effetti, un beneficio a 360 gradi che coinvolge non solo la cucina.
Come dimostra questo libro che racconta le spezie soprattutto per il loro potere complessivo, un potere preventivo, in parte curativo, comunque benefico, arrivando solo in un secondo momento a toccare le implicazioni più goderecce in cucina.
Oltre a descrivere e decantare le caratteristiche di una selezione di spezie che comprende, giustamente, anche il sale e l’aceto, il libro è una ricca miniera di curiosità, approfondimenti inediti, risvolti terapeutici, influenza sulla longevità e uno corretto stile di vita, aiuto e sinergia con l’attività fisica e sportiva.
In più ci sono piacevoli richiami alla storia e al passato, preziosi come non mai in un mondo che della memoria spesso non sa stupidamente che farsene.
E questo anche quando sono notizie che fanno sorridere, ma dietro un sorriso spesso spunta una profonda riflessione su altri aspetti che possono aiutare a comprendere meglio la funzione di molte sostanze che in diversi casi usiamo senza alcuna consapevolezza in cucina.
Colpisce ad esempio come i semi di sesamo nelle olimpiadi del passato venissero considerati sostanze dopanti e chi veniva sorpreso a consumarli punito severamente, la notizia oggi fa sorridere di fronte alle reali schifezze che alcuni atleti si iniettano nel sangue, ma ci aiuta anche a capire il potere di semi che magari usiamo solo perché ci piacciano o hanno un bel effetto sul piatto che stiamo preparando.
Così come è apprezzabile una descrizione del comune sale, sostanza certamente da limitare, che però ne racconta semplicemente le caratteristiche e le varie implicazioni senza per questo farlo passare per un veleno come tanti presunti esperti di alimentazione oggi cercano di far credere.
Insomma un libro molto interessante, onestamente devo dire che lo sono meno le ricette di cucina che sono presenti, un contributo dell’autore comprensibile e generoso, ma forse sarebbe stato meglio far trattare questo capitolo a chi le spezie in cucina le usa con maggiore cognizione di causa e capacità elaborativa.
Insomma a ognuno il suo ruolo, sperando di non offendere l’autore di un libro che a ogni modo è da promuovere appieno e consigliare fortemente a tutti gli amanti delle spezie.
Vi lascio di seguito la nota informatica che accompagna libro, per l’acquisto potete rivolgervi qui.
Uno sguardo nuovo su un alimento antico, che è un vero concentrato di benessere. La “magia” delle spezie sta proprio nel loro valore nutraceutico, ovvero nel loro essere un alimento-medicina la cui modalità di azione è data da molto di più che non la semplice somma delle azioni note dei suoi componenti biochimici. Ecco perché le spezie aiutano a restare in forma, a combattere l’invecchiamento, a migliorare le prestazioni sportive, ma proteggono anche dalle malattie degenerative. Affinché questo valore si esprima al meglio, occorre anche porre attenzione al modo in cui le spezie sono coltivate, lavorate e conservate, perché restino alimenti vivi e vitali. Il testo prende in esame le spezie più note e le loro proprietà dall’Anice allo Zenzero e le più diffuse miscele di spezie a cominciare dal più noto Curry. Un ricco capitolo di ricette speziate conclude il volume.