Da alcuni anni collaboro con un luminare della scienza dell’alimentazione che con grande lungimiranza ha tracciato e sta tracciando un percorso di salute all’avanguardia in cui vengono sfatati e messi nell’ottica giusta una serie di concetti dietetici ormai antiquati.
Portiamo avanti un grande progetto in comune e mi ha coinvolto, con mio grande onore, in altre iniziative parallele in cui sviluppare insieme quel grande e ancora poco esplorato filone che vede viaggiare sullo stesso binario la cucina e la salute.
Traggo da questo rapporto privilegiato molti spunti e molte riflessioni che mi consentono di navigare nel grande mare dell’alimentazione del benessere applicata alla cucina con consapevolezza e molta attenzione.
Nelle scelte degli ingredienti come negli accostamenti che rispettino un equilibrio complessivo, quello del gusto e del piacere a tavola e quello dei contributi di salute che ogni alimento sa portare.
E sottolineo a gran forza ogni alimento, anche quelli che un po stupidamente, permettetemi il termine, periodicamente vengono accusati di colpe che non hanno essendo la discriminante umana l’unica responsabile.
Perché dipende sempre da come un alimento viene usato, in quali quantità, con quale frequenza, con quale metodo di consumo e solo da questo dipende se fa bene o fa male.
Comunque oggi il professore mi ha chiamato per chiedermi un contributo di alcune ricette per un libro che sta finendo di scrivere, anche qui su una nuova prospettiva di approccio dietetico.
Nello specifico sull’influenza che l’assunzione delle spezie e di altri elementi fortemente aromatici possono avere sull’intestino.
Si tratta di una serie di minuscole molecole contenute in queste sostanze insaporenti che arrivano a influire direttamente sul nervo vago portando una serie di elementi positivi per la salute intestinale.
Che è poi alla base del benessere complessivo dell’organismo come moltissimi studi scientifici hanno messo ben in evidenza, in questo senso più riusciamo a far “stare bene” il nostro intestino più possiamo godere di una buona salute generale.
Le spezie, le erbe aromatiche e altri insaporenti vengono usati in prima battuta per il piacere del palato e l’esaltazione degli alimenti, ma il loro ruolo va molto oltre questa prima funzione e influenza in buona parte la nostra salute.
Siamo ancora un po’ all’inizio di questa consapevolezza sul ruolo benefico riscontrabile soprattutto nelle spezie e credo che questo saprà rivoluzionare anche molti degli approcci in cucina.
Ancora una volta vi rivolgo quindi un invito, usate in cucina senza grandi timori e con tutta la fantasia possibile le spezie e le sorelle erbe aromatiche, usatele in abbondanza assecondando i vostri gusti e sapendo allo stesso tempo che state portando tanto benessere al vostro intestino.
Da parte mia mi metto subito al lavoro per realizzare le ricette richieste dal Professore dove ovviamente trionferanno spezie e insaporitori di qualità!!!