Nel 2014 il valore delle vendite ha raggiunto quota 90 milioni di euro. I preferiti: banane, cacao, té e caffé. Sono 145 le aziende che usano il marchio per 700 prodotti, il 55% è anche biologico
Etici, solidali e spesso bio: i prodotti con marchio Fairtrade piacciono ai consumatori italiani. Nel 2014 il valore delle vendite è cresciuto del 18%, raggiungendo quota 90 milioni di euro. E tra i preferiti ci sono banane (30,7% del totale), cacao e cioccolato (13,5%), té (9,3%) e caffé (8,9%). È quanto emerge dal rapporto annuale 2014 di Fairtrade, il marchio che nel mondo garantisce che i prodotti con il suo simbolo siano stati realizzati nel rispetto dei diritti degli agricoltori e dei lavoratori di Asia, Africa e America Latina e che siano stati acquistati secondo i criteri del commercio equo. In Italia sono 700 i prodotti (il 55% è anche biologico) con marchio Fairtrade e viene utilizzato da 145 aziende. Il rapporto è stato presentato a Expo, come riferisce un articolo del Redattore Sociale.
Fairtrade non solo assicura un prezzo equo e stabile ai produttori dei Paesi in via di sviluppo, ma anche un margine aggiuntino, chiamato Premium, che viene investito dalle comunità locali in progetti scolastici, sanitari e sociali. Il Premium generato dai prodotti venduti in Italia è stato nel 2014 di 979mila euro. Ne hanno beneficiato 141 organizzazioni di produttori di 35 Paesi.
"Fairtrade continua a crescere -ha detto Paolo Pastore, direttore italiano del marchio-. Ci auguriamo che le aziende al nostro fianco siano sempre di più. Solo così potremo sviluppare una politica dei consumi responsabili per tutto il Pianeta".
Nel mondo il marchio Fairtrade coinvolge 1,5 milioni di contadini. Solo nel 2014 l'acquisto dei loro prodotti ha generato un premium di 7,5 milioni di euro.