La Regione Friuli Venezia Giulia ed ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) confermano ancora una volta – riferisce un articolo su Il Friuli - l'interesse e l'importante investimento compiuto in questi anni sull’agricoltura biologica. In questo ambito i compiti dell'ERSA già spaziano dalla vigilanza sull'attività degli Organismi di certificazione biologica alla tenuta dell'elenco regionale degli operatori biologici, ma l'Agenzia regionale svolge anche un'importante attività di formazione a favore degli operatori del settore e soprattutto, insieme alle associazioni, è impegnata a promuovere e far conoscere il comparto biologico regionale e gli aspetti legati alla filiera corta.
Da ciò nasce “Il biologico a scuola in Friuli Venezia Giulia”, un progetto ideato da AIAB-APROBIO FVG (Associazione Italiana Agricoltura Biologica, sede del FVG) che vuole dare la possibilità a centinaia di studenti delle scuole primarie dell’intera regione di diventare protagonisti in otto diversi percorsi didattici. Una serie di lezioni durante le quali non si parla solo di agricoltura biologica, ma nelle quali si ripercorrerà la storia del cibo per confermare l’importanza dell'agricoltura, della sostenibilità ambientale e dell’imparare a mangiare sano e soprattutto consapevole.
«L’obiettivo dei percorsi didattici del progetto “Il biologico a scuola in Friuli Venezia Giulia” - ha commentato l'assessore alle risorse agricole Cristiano Shaurli - è proprio quello di informare insegnanti alunni e famiglie sulle caratteristiche qualitative, sulle modalità di produzione e quelle di trasformazione dei prodotti agricoli in generale e di quelli da agricoltura biologica del Friuli Venezia Giulia in particolare, in modo non solo da favorire la conoscenza dei nostri prodotti tradizionali, della nostra produzione biologica locale e dei prodotti a km 0, ma anche di renderci sempre più consapevoli che le scelte alimentari hanno un legame con il futuro del nostro territorio, della nostra agricoltura e della nostra stessa salute».
Il progetto prevede che le attività d’informazione siano inserite all’interno della programmazione scolastica e in un più ampio lavoro di educazione dei bambini ad una corretta e sana alimentazione.
«Grazie al supporto di Regione ed ERSA, abbiamo potuto dare delle fondamenta solide a un progetto che portiamo avanti già da 10 anni» ha sottolineato Daniela Peresson, referente per le attività didattiche di AIAB-APROBIO FVG. «Abbiamo, infatti, strutturato gli interventi in modo tale da inserire anche incontri di formazione per gli insegnanti, laboratori didattici, visite in azienda e una merenda finale per tutti a base di prodotti biologici del territorio regionale».
L’adesione delle scuole è stata rilevante: circa 40 le richieste di partecipazione da scuole primarie di Trieste, Udine e Pordenone, ma anche di Sacile, Codroipo, Monfalcone e di altre città. Il progetto si sta dimostrando quindi un ottimo veicolo per inserire le tradizioni, le abitudini e più in generale l'importanza dell’agricoltura e della cura del nostro territorio all’interno della programmazione didattica delle nostre scuole. Le attività continueranno per tutta la durata dell’anno scolastico e si stima che coinvolgeranno un totale di circa 800 bambini.