Secondo una nota dell'Ansa: “I paesi Ue si compattano sul nuovo regolamento Ue per la coltivazione e commercializzazione dei prodotti biologici e puntano a un accordo con l'Europarlamento già oggi. A un passo dal fallimento solo due settimane fa, il negoziato sulla proposta di riforma presentata dalla Commissione europea nel 2014 ha ripreso slancio grazie allo stralcio di due punti di disaccordo. In primo luogo i paesi, come l'Italia, che hanno in vigore valori limite per la contaminazione accidentale di prodotti bio da pesticidi non autorizzati, potranno mantenerli. Questo per almeno altri 4 anni dall'entrata in vigore delle nuove regole. Dopo, la Commissione potrebbe proporre una legislazione specifica. Le deroghe per la coltivazione in serra, altro elemento controverso del dossier, saranno invece bloccate per 10 anni dall'entrata in vigore del regolamento. Un accordo oggi segnerebbe un risultato di rilievo, ottenuto sul filo di lana, per l'uscente presidenza Ue di Malta”.
Riforma del biologico dell’UE: ancora possibile un accordo?
La trattativa sarebbe ripresa grazie allo stralcio di due punti controversi: quello sui valori limite dei residui di pesticidi e quello delle deroghe per le coltivazioni in serra