Si può firmare on line ed è stata lanciata dalla Fondazione per i diritti genetici per ottenere per l’applicazione anche in Italia della clausola di salvaguardia. Intanto si apprende che i cittadini europei confermano di esigere che i prodotti biologici siano Ogm free
Il Movimento libertario ha annunciato l’imminente semina di mais Mon810, dichiarando di aver importato 52mila sacchi di sementi, in grado di coprire una superficie coltivata di 32.000 ettari. La Fondazione Diritti Genetici, presieduta da Mario Capanna, ha lanciato attraverso la petizione “No-OGM”
per chiedere ai Ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura di attivarsi con urgenza per salvaguardare l’integrità del settore agroalimentare italiano attraverso l’unica azione legislativa davvero efficace: redigere e notificare alla Commissione europea la Clausola di salvaguardia. “L’unico strumento legislativo che può impedire definitivamente la coltivazione di piante transgeniche nel nostro paese”, spiega il presidente della Fondazione Mario Capanna, “è l’applicazione della clausola di salvaguardia, prevista dalla direttiva europea 2001/18 e già attivata in numerosi paesi dell’Unione. La stessa che il Movimento 5 Stelle chiederà con un’interrogazione parlamentare che stiamo preparando insieme in questi giorni”. La petizione si può firmare on line.
Intanto l’Unione europea ha reso noto che i cittadini hanno confermato ancora una volta che ''ricercano un'agricoltura e un'alimentazione senza Ogm, senza residui di pesticidi o di sostanze chimiche. Sono sempre più interessati a prodotti naturali locali e stagionali e auspicano che il biologico sia un'agricoltura più avanzata in materia di sostenibilità rispetto a quella convenzionale''. Sono questi i primi risultati indicati dal commissario all'agricoltura Dacian Ciolos emersi dalla consultazione pubblica cui hanno partecipato 45 mila cittadini europei per dire che cosa si attendono dai prodotti biologici.