Cavolfiore
Il cavolfiore fa parte della famiglia delle Crucifere. Ha una testa compatta dal diametro, in media, di 15 cm, composta dai boccioli del fiore non sviluppati.
Acquisto
L’ispezione visiva è di grande aiuto nella scelta del cavolfiore: la testa dovrebbe avere un aspetto fresco, con i fiori bianchi puliti e le foglie verdi. Evitate cavolfiori con foglie avvizzite, le teste dei fiori sporche o con evidenti segni di deterioramento. Il cavolfiore si conserva con il gambo in basso, in frigorifero, in un sacchetto di carta o di plastica in cui avrete praticato alcuni buchi per prevenire che si sviluppi l’umidità sulle infiorescenze. In questo modo si mantiene, in genere, per una settimana. Se si comprano soltanto le fiorescenze di cavolfiore, vanno utilizzate entro 1-2 giorni perché perdono velocemente la loro freschezza. Lo stesso vale per i cavolfiori cotti, che si degradano con facilità.
Proprietà
Il cavolfiore contiene composti che possono aiutare a prevenire il cancro: sembra che posseggano, infatti, la proprietà di fermare gli enzimi che attivano il cancro aumentando invece l’attività di quelli che neutralizzano ed eliminano gli agenti cancerogeni. I cavolfiori sono un’ottima fonte di vitamina K e di vitamina C, oltre che una buona fonte di fibre, potassio, fosforo e vitamine del gruppo B.
Curiosità
Il cavolfiore è bianco perché è avvolto da foglie color verde che lo proteggono dalla luce del sole, impedendo così lo sviluppo della clorofilla. Come i broccoli e i cavolini di Bruxelles, il cavolfiore si è sviluppato dal cavolo selvatico, originario dell’Asia. Da allora la pianta è passata attraverso molti cambiamenti fino ad arrivare all’odierna versione, che apparve in Turchia e in Italia attorno al VII secolo a.C. Dopo la grande popolarità avuta nel XVI secolo in Francia, è stato coltivato nel Nord Europa e in Gran Bretagna. Oggi Stati Uniti, Francia, Italia, India e Cina producono quantità rilevanti di cavolfiori. La pianta ha bisogno di un clima temperato stabile perché è sensibile al gelo e ai calori eccessivi.