Cime di rapa
Le cime di rapa sono i racemi non ancora fioriti dell’ortaggio Brassica Campestris, varietà Cymosa di cui si mangiano le foglie più tenere e le infiorescenze. Sono da consumarsi previa cottura ed hanno un sapore molto caratteristico, leggermente amarognolo e piccantino. La coltivazione avviene soprattutto al sud, in quanto la pianta predilige un clima caldo.
Acquisto
Le cime di rapa hanno conquistato con il loro sapore intenso, il mercato italiano ed europeo. Per evitare quelle troppo amare bisogna fare attenzione all’aspetto del cespo: i migliori sono quelli pochissimo fioriti e con foglie senza macchie gialle. Vanno lavate accuratamente con acqua abbondante in quanto tendono ad assorbire i contaminanti esterni: sempre meglio biologiche, quindi. Si adattano poco alla surgelazione. Assorbono molto l’olio di condimento o cottura, per cui bisogna regolarsi usandolo con moderazione.
Proprietà
Se condite con leggerezze, con solo 22 calorie per 100 gr e tanto calcio, potassio, magnesio e ferro, possono essere un’arma potente nelle diete dimagranti. Remineralizzanti, depurative, diuretiche, le cime di rapa sono indispensabili nelle diete vegane. Hanno una quantità di potassio davvero notevole, per cui possono essere la verdura ideale per chi vuole preservare in salute il cuore e la circolazione.
Curiosità
Le cime di rapa sin dal Medioevo non erano considerate come alimento, bensì come pianta infestante o addirittura velenosa. Fu nel napoletano, durante le carestie del XVI secolo sotto la dominazione spagnola, che i poveri iniziarono a consumare questa verdura considerata fino ad allora cibo per animali. L’uso alimentare si diffuse in seguito in tutte le regioni italiane.