Rape crude
L’espressione ‘Cavar sangue da una rapa’ ci arriva direttamente dal Rinascimento fiorentino e dalla disputa tra fiorentini e senesi sul presunto sapore o meno della rape. L’impossibilità di cavar sangue da una rapa è ancora oggi la metafora linguistica più adatta a descrivere l’inutilità degli sforzi di chi cerca di ricavare qualcosa, laddove nulla si può ottenere.
Acquisto
Per avere delle rape di buona qualità è fondamentale che esternamente non si presentino secche e che al tatto siano ancora un po’ umide, o per lo meno fresche. La pellicina deve tendere al rosso-violaceo, se troppo chiara è indice di raccolta prematura. Può essere sbollentata a tocchetti e surgelata, per essere consumata durante l’inverno. Ottime rape biologiche arrivano dalla Toscana e dall’Umbria.
Proprietà
Povera di elementi nutritivi, è composta principalmente di acqua e cellulosa. La percentuale di fibra, essendo davvero molto elevata, dà alle rape un eccellente potere saziante e una certa efficacia nelle stitichezze. Utile il consumo nelle diete dimagranti. Contiene una discreta quantità di vitamina C. Quando la rapa è raccolta molto fresca, sono ancora presenti le verdi foglie del cespo, assolutamente consigliabili se ancora turgide perché ricche di sali minerali e betacarotene.