Fiori che nutrono la pelle
Calendula: sollievo per la pelle


Scopriamo le tante proprietà della calendula, il bellissimo fiore arancione, famoso per essere un rimedio naturale per lenire, sfiammare e idratare le pelli più sensibili e delicate

Il bel colore giallo aranciato dei fiori della calendula richiama immediatamente il calore e l’allegria del sole estivo. Ma non è solo un fiore ornamentale, infatti possiede diverse proprietà benefiche, scopriamole insieme.

Per decongestionare e reidratare

La calendula possiede una sorprendente efficacia nel dare sollievo alla pelle sensibile ed infiammata grazie alle sue proprietà lenitive ed antinfiammatorie, ma recenti studi hanno evidenziato anche la capacità dei suoi estratti di stimolare i processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti, dove favorisce la produzione di collagene ed il ricambio cellulare.

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La presenza, tra i principi attivi, di un olio essenziale, attribuisce alla calendula una leggera attività antisettica ed antimicotica, utile per prevenire le infezioni da batteri o da funghi.

Diversi sono i principi attivi che conferiscono alla calendula la sua efficacia nel garantire il benessere della pelle:

  • i carotenoidi contribuiscono all’azione dermoprotettiva della pianta, anche nei confronti delle radiazioni solari;
  • i flavonoidi attribuiscono alla calendula proprietà antinfiammatorie, riepitelizzanti e lenitive, vasoprotettrici a livello del microcircolo;
  • le mucillagini, principi attivi dotati di proprietà emollienti ed addolcenti che garantiscono alla pianta proprietà ammorbidenti e reidratanti ma anche “filmogene”, capaci cioè di creare un vero e proprio velo protettivo sulla pelle.

Nel complesso è possibile ridurre rapidamente fastidiosi sintomi come il prurito, l’arrossamento ed il bruciore.

L’uso di creme, oli, emulsioni, pomate a base di estratti di calendula può quindi risultare indicato sia nel trattamento di irritazioni e screpolature, che in caso di pelle secca e disidratata: la calendula rende infatti la pelle più elastica e resistente, migliorando anche l’irrorazione sanguigna a livello cutaneo.

Sempre in borsa per ogni evenienza

Inutile negare, una donna porta con se racchiuso nella propria borsa il suo mondo in miniatura. Tra le mille cose alle quali non si dovrebbe rinunciare…la crema alla calendula potrebbe rappresentare un “mai più senza” di stupefacente efficacia.

Mare, montagna, città o campagna, la calendula sembra voler generosamente offrire una soluzione per qualsiasi problema della pelle. Può tornare utile nel dare sollievo alla pelle irritata dai raggi del sole, ma anche dalle punture di insetto o contro il veleno dei celenterati (attinie e meduse). Può agevolare la guarigione di piccole ferite e leggere ustioni (ad esempio quelle conquistate dietro ai fornelli), contribuendo non solo a rigenerare la pelle ma a ridurre l’infiammazione e le possibili infezioni della zona colpita, grazie alla sua attività cicatrizzante, antinfiammatoria e leggermente antimicrobica.  Eccezionale se applicata sulla pelle subito dopo la depilazione o la rasatura, dimostra un’efficacia sorprendente anche nel favorire il riassorbimento di ematomi e la guarigione di contusioni, nel lenire geloni, calli e duroni.

Come si usa?

La calendula è una delle piante più utilizzate nella cosmesi vegetale. Facile quindi ritrovarla come ingrediente di creme, unguenti, lozioni, shampoo, prodotti antirughe, per la rasatura e l’esposizione solare, detergenti per l’igiene intima o dei più piccoli.

Per assicurarsi un prodotto realmente efficace a scopo curativo, meglio rivolgere l’attenzione alle creme e alle pomate reperibili in farmacia o erboristeria, che di solito ne contengono concentrazioni adeguate.

Da utilizzare in forma di impacco, il decotto rimane comunque a forma più semplice di utilizzo per la calendula:  si fanno bollire per qualche minuto fiori e foglie (circa 40 g) in un litro d’acqua, filtrando dopo 15-20 minuti. Il liquido verrà poi utilizzato per bagnare le garze (facilmente reperibili in farmacia o parafarmacia), che verranno lasciate in applicazione diretta sulle zone infiammate per almeno 15-20 minuti, 1-2 volte al giorno.

Prepariamo l’oleolito

L’olio può rappresentare il mezzo più adatto per estrarre dalle piante le sostanze funzionali liposolubili ossia solubili in olio.

Mettendo a macerare nell’olio le parti di alcuni vegetali è possibile trasferire nell’olio molte delle proprietà benefiche della pianta. L’olio di oliva e l’olio di girasole sono tra i più indicati, il primo perché la sua ricchezza di vitamina E ne prolunga il tempo di conservazione e riduce il rischio di irrancidimento, il secondo perché poco costoso e non troppo untuoso. Per ottenere un olio lenitivo e disarrossante, ideale anche per le pelli più delicate, è possibile disporre a strati in un vaso di vetro scuro (della grandezza desiderata) i fiori di calendula. Si possono utilizzare i fiori freschi - raccolti al mattino e tenuti al sole per mezza giornata per eliminare l’eccesso di umidità -  oppure i fiori secchi.

Si ricoprono completamente i fiori con l’olio extravergine d’oliva, si chiude il barattolo con il coperchio e si posiziona il barattolo in posizione soleggiata - ad esempio su un davanzale - agitandolo almeno una volta al giorno. Si potrà poi filtrare dopo circa 40 giorni, schiacciando bene i fiori con lo schiacciapatate, utilizzando un pezzo di stoffa sopra l’imbuto per eliminare le impurità più piccole.

Utilissimo  per reidratare la pelle e migliorarne l’elasticità, quest’olio è adatto alle pelli arrossate, ma può essere indicato anche al benessere della pelle della mamma e del bebè, in caso di eritemi da pannolino, infiammazioni dei capezzoli durante l’allattamento  (ragadi) e smagliature post-gravidanza. L’oleolito di calendula è comunque facilmente reperibile sia in farmacia che in erboristeria, già pronto.

Una crema versatile

Una volta ottenuto l’oleolito dio calendula è possibile utilizzarlo come ingrediente principale per la realizzazione di una crema versatile.

Ingredienti: 80 ml di oleolito di calendula, 13 g di cera d’api, 5 ml di estratto idroalcolico  di calendula, 1 ml di olio di limone o di lavanda.

Si scalda l’olio a bagnomaria  a bassa fiamma, aggiungendo a piccoli pezzi gradatamente la cera d’api, che va completamente fatta sciogliere, fino a raggiungere i 60 °C, facilmente verificabili con un termometro da cucina. A parte, in altro pentolino si scalda l’estratto idroalcolico a bassa fiamma portandolo a 50 °C circa. Mescolando di continuo energicamente si versa a filo l’estratto idroalcolico nell’olio con la cera d’api ormai ben sciolta (è bene fare attenzione: l’estratto idroalcolico è facilmente infiammabile). Si può mescolare a mano di continuo oppure utilizzare un mixer ad immersione per amalgamare in modo omogeneo, aggiungendo a questo punto l’olio essenziale. Si versa la crema ottenuta, ancora calda, in vasetti di vetro (bianco o bruno) ben puliti ed asciutti, chiudendo solo quando la crema si sarà raffreddata. La crema si conserva per 6-8 settimane.

 

Calendula: sollievo per la pelle - Ultima modifica: 2020-08-05T08:13:44+02:00 da Sabina Tavolieri

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