Il fatto che colpisca oltre l’80% delle donne non è una consolazione. Perché, comunque, non è facile abituarsi alla cellulite. Ed è difficile anche combatterla. Ma lo si può fare: servono metodo e tempo.
“La cellulite dipende sempre da alterazioni del microcircolo e può avere tante concause, come fattori genetici e ormonali, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà e l’assunzione di alcuni tipi di farmaci, ad esempio la pillola anticoncezionale”, spiega il professor Leonardo Celleno, presidente dell’Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia). Tutti questi fattori concorrono a rallentare la microcircolazione del sangue in alcune zone dell’ipoderma, provocando dapprima degli edemi e poi dei noduli duri. “La tempestività è decisiva perché curare la cellulite appena compare dà risultati immediati - aggiunge Celleno”.
MOVIMENTO!
Spalmarsi di creme o fare impacchi con i fanghi termali non è sufficiente. Contro la cellulite serve un piano completo e preciso, che intervenga su tutti i fattori che sono coinvolti. Stile di vita, alimentazione e trattamenti mirati.
Cominciamo dal movimento. Nuoto, aquagym e hydrobike sono le attività top, perché ossigenano i tessuti, tonificano e massaggiano la muscolatura, senza pesare sulle articolazioni. Ma anche camminare ogni giorno, per almeno 30 minuti, a passo spedito ha un effetto positivo sulla circolazione sanguigna. Invece il jogging è un boomerang, perché l’urto dell’appoggio può arrivare a rompere il reticolo tra derma e ipoderma, aggravando la cellulite.
Se invece volete agire in casa, 20 minuti di cyclette o esercizi di ginnastica mirata alla zona dei glutei e delle gambe (sul web se ne trovano di tutti i tipi), sono sufficienti per mettere in moto la circolazione e stimolare il ritorno venoso.
AMICI E NEMICI NEL PIATTO
Anche l’alimentazione ha un ruolo importante nella formazione e nella “cura” della cellulite. Sottoporsi a una dieta iperproteica non dà buoni risultati e nemmeno tagliare troppo le calorie funziona. Anzi, potrebbe addirittura essere controproducente perché si rischia di far perdere tonicità muscolare e, quindi, ridurre il tono anche dei tessuti cutanei. Con il risultato che i “buchini” della cellulite si fanno ancora più visibili.
Il menu anticellulite deve tenere sotto controllo l’apporto energetico, ma soprattutto deve fornire all’organismo i nutrienti che lo aiutano a depurare i tessuti e drenare i liquidi. Quindi, via libera ai vegetali freschi di stagione: pranzo e cena devono iniziare con un piatto di verdure crude, mentre la frutta va riservata agli spuntini e consumata in piccole dosi (mezza mela o pera, una fetta d’ananas, un piccolo grappolo d’uva). Importante combinare frutta e verdura in modo da assumerne di ogni colore, ma preferendo quella rossa o viola (come i frutti di bosco), perché è ricca di antociani che rafforzano i capillari.
Va, invece, ridotto il consumo di salumi, formaggi, snack, sostituti del pane e alimenti pronti confezionati, a causa del loro alto apporto di sodio, ossia di sale. Infatti, è lo sbilanciamento tra il sodio e il potassio a causare la ritenzione idrica, uno dei fattori che predispone alla cellulite perché il sangue “salato” richiama acqua nei tessuti. Ecco perché è fondamentale bere ogni giorno almeno un litro e mezzo d’acqua oligominerale.
GIOVANE O MATURA?
Parlare di cellulite è generico, meglio precisare che esistono vari stadi di questo inestetismo. Nel primo stadio la cellulite viene definita “edematosa” perché si presenta con un gonfiore localizzato causato dall’accumulo, tra le cellule adipose, della parte acquosa del sangue, il plasma. A occhio nudo si presenta con tessuti poco tonici e con la presenza di avvallamenti o buchetti, in cui il tessuto cellulitico è ricco d’acqua. “Quando è a questo stadio io consiglio di rivolgersi a un dermatologo, che prescriverà la crema più adatta e gli integratori giusti da assumere - dice il professor Celleno -. I risultati sono immediati e si evita anche che la cellulite evolva, diventando più ostica”.
Mano a mano, infatti, che la cellulite avanza, i tessuti si induriscono e sotto la pelle si sentono dei noduli duri. Questo processo, detto fibrosi, determina l’infiammazione degli adipociti, con la formazione della classica pelle a buccia d’arancia. “La cellulite in questo stadio avanzato richiede l’intervento di un medico di medicina estetica o di chirurgia plastica, che valuti il trattamento migliore tra i tanti oggi a disposizione", conclude il professor Celleno.
SCRUB CON I FONDI DEL CAFFÈ
Questo scrub, da usare una volta a settimana, aiuta a eliminare le cellule morte e ad attivare il microcircolo, rallentando e prevenendo la formazione della cellulite. Rende anche la pelle più morbida.
Ingredienti
Mezzo bicchiere di fondi di caffè asciutti, un bicchiere di zucchero di canna, mezzo bicchiere di olio di avocado, un cucchiaino di cannella in polvere.
Procedimento
Mescolate tutti gli ingredienti e spalmate il composto sulle gambe e sui glutei massaggiando bene con movimenti circolari prima del bagno o della doccia. Risciacquate con acqua tiepida e applicate una crema idratante.