Igiene orale
Come prendersi cura dei denti dei bambini?


È necessario occuparsi dell’igiene orale fin dai primi giorni di vita. Anzi ancora prima…. Ne parliamo con Manuela Romanò, odontoiatra

Pochi purtroppo sanno che fin dai primi giorni di vita è fortemente consigliato pulire gengive, lingua e mucose del neonato dai residui di latte, sia esso naturale o artificiale, con una garzina sterile arrotolata intorno a un dito e inumidita con della semplice acqua minerale. In commercio, con la medesima funzione, è possibile trovare anche ditali in silicone, spazzolini da dito o garzine già impregnate di soluzione fisiologica. Questo gesto va ripetuto al termine di ogni poppata e ha una duplice e importantissima funzione. In primo luogo il neonato si abituerà alla pulizia del cavo orale dopo ogni pasto e ciò dovrebbe facilitare l’introduzione all’uso routinario dello spazzolino alla comparsa dei primi dentini: un passaggio fondamentale per porre le basi della sana abitudine di pulirsi i denti al termine di ogni pasto anche in età adulta. In secondo luogo è ormai dimostrato che la popolazione di microrganismi che colonizzerà il cavo orale, il cosiddetto microbiota orale, del piccolo lattante sarà meno caratterizzata da batteri “cattivi” responsabili di carie e malattia parodontale.

I fattori che condizionano il microbiota orale

Con il termine microbiota si definisce l’insieme di tutti i microrganismi, principalmente batteri ma anche funghi, virus e protozoi che convivono nei vari distretti del nostro corpo (intestino, pelle, organi genitali, cavo orale e altro ancora). È ormai assodato che il microbiota orale, così come quello degli altri distretti, si formi molto precocemente già durante la vita intrauterina. Quest’eredità materna sarà conservata per tutta la vita, anche se la platea di microrganismi presenti si modificherà nel tempo a seconda di molti fattori. I principali sono: il tipo di parto (naturale o cesareo); il tipo di allattamento (naturale o artificiale); lo svezzamento e le diverse abitudini alimentari (che potrebbero causare per esempio le Early Chilhood Caries); terapie farmacologiche (ad esempio antibiotici); malattie (ad esempio la Sindrome di Sjogren che comporta una diminuzione del flusso salivare); la presenza di denti “neonatali”, ovvero denti presenti già alla nascita che avendo un solco gengivale favoriscono la presenza di alcune specie batteriche “potenzialmente pericolose” in età precoce; l’esposizione ambientale.

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Come influisce l'ambiente?

Per esposizione ambientale si intende l’insieme dei numerosi microrganismi con cui il bambino entrerà in contatto, per esempio scambiando le posate o lo spazzolino con i genitori o altri bambini.  Allo stesso modo l’abitudine di chi accudisce il bambino di “sciacquare” il ciuccio con la propria saliva dopo che questo è caduto, è assolutamente da scoraggiare. Anche soffiare sulla pappa calda del bambino porterà inevitabilmente al trasposto di alcuni batteri sul cibo stesso. Se il genitore, o chi accudisce il bambino, non ha una buona igiene orale, la salute dei denti del piccolo sarà più a rischio. Tutto ciò per dire che il numero di contatti e il livello igienico di chi sta intorno a un neonato ne influenzerà la salute della bocca e non solo.

Tutto parte dalla gravidanza

La salute orale e generale della futura mamma e del suo piccolo sono intimamente connessi, perciò è fondamentale prestare massima attenzione alla propria igiene orale sempre e, in particolare, quando si pianifica una gravidanza, programmando dei controlli periodici dal dentista per scongiurare l’insorgenza di carie, gengivite o parodontite. È consigliato, inoltre, mantenere un’alimentazione sana e varia: solo così si garantisce il mantenimento di un microbiota intestinale in salute che sarà poi in parte ereditato dal nascituro. I benefici di un’alimentazione sana e variegata in gravidanza e allattamento non si fermano qui. Le papille gustative del feto si formano intorno al secondo trimestre di gravidanza e i centri nervosi coinvolti nel riconoscimento dei sapori si attivano alla trentesima settimana perciò l’abitudine al gusto si crea già in questa fase.
Il piccolo durante la vita intrauterina deglutisce e assapora il liquido amniotico che assumerà diversi sapori a seconda della dieta materna: il gusto dolce è notoriamente quello preferito ma per educarlo ad apprezzare anche l’amaro e l’acido (che caratterizzano alcuni frutti e verdure) è bene che, sia durante la gravidanza che l’allattamento, la madre abbia un’alimentazione il più possibile varia.

Fluoro, come e quanto

Secondo le attuali linee guida ministeriali né alla donna in gravidanza né al bambino è indicato far assumere fluoro per via sistemica, cioè attraverso gocce o pastigliette. Non vi è, infatti, evidenza scientifica che questo sia utile, anzi un’assunzione eccesiva potrebbe portare alla cosiddetta fluorosi sistemica, una patologia che provoca danni permanenti allo smalto dei denti e ad altri distretti corporei. È raccomandata invece la somministrazione topica di fluoro, attraverso dentifrici che lo contengono a partire dalla comparsa del primo dentino da latte, cioè intorno ai 6 mesi, epoca che coincide con l’inizio dello svezzamento. In questa fase si raccomanda l’uso di uno spazzolino con setole morbide su cui il genitore apporrà la quantità di dentifricio pari a un chicco di riso. In questa prima fase sarà il genitore a “manovrare” lo spazzolino cercando di evitare che il piccolo deglutisca il dentifricio.

Cosa si intende per Early Childhood Caries?

In italiano sono chiamate “carie della prima infanzia” poiché si sviluppano molto precocemente, talvolta anche intorno ai 2 anni, e sono la diretta conseguenza dell’errata abitudine di somministrare ai bambini molto piccoli zucchero sotto varie forme (dolci, caramelle, bevande zuccherate e altro). In passato era consuetudine comune quella di intingere il ciuccio nello zucchero o nel miele: tale prassi va assolutamente evitata in bambini piccoli che non hanno ancora un’igiene orale ottimale. Spesso tale patologia è difficilmente trattabile sia per l’età del piccolo paziente sia perché è molto difficile la gestione clinica per la presenza di grosse carie, ascessi e dolore. È necessario quindi fare il possibile per prevenirla. L’abitudine al consumo smodato di zucchero non è inoltre salutare per la promozione di uno stile alimentare sano!

Di Manuela Romanò

Come prendersi cura dei denti dei bambini? - Ultima modifica: 2024-10-10T14:42:23+02:00 da Redazione

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