L’assortimento di maschere viso in tessuto ripiegate in pratiche bustine è sempre più vasto: in erboristeria, nei beauty shop, in farmacia e anche nei supermercati. Pochi sfuggono alla tentazione di sperimentare qualche miscela, e spesso il risultato non delude. Si tratta di maschere monouso, realizzate in tessuto adeguatamente sagomato così da garantire la perfetta aderenza a tutte le zone del viso, imbevute di un siero o fluido cremoso ricco di principi attivi: non necessitano di alcuna preparazione, ma vanno applicate, in pochi gesti, sulla pelle, permettendole di fare una vera e propria scorta di sostanze attive utili a garantirle idratazione ed elasticità. L’effetto è evidente già dalla prima applicazione, la pelle è da subito più luminosa e omogenea.
Pregi e difetti
A parità di ingredienti, le maschere viso in tessuto presentano alcuni vantaggi rispetto alle tradizionali in crema. Il siero, di cui sono imbevute, contiene un’elevata concentrazione di sostanze attive, che vengono assorbite più facilmente grazie al cosiddetto “effetto patch” ossia all’azione occlusiva del tessuto sulla cute che, sfruttando il calore della pelle, crea sotto la maschera le condizioni ideali per dilatare i pori. Si ottiene così l’assorbimento ottimale degli ingredienti attivi. Inoltre, non necessitano di risciacquo
e contengono una dose perfettamente calibrata di prodotto, così non si rischia di applicarne troppo o poco e in modo non omogeneo.
Per contro, per il brevissimo ciclo di vita che le caratterizza, il packaging necessario e il materiale in cui sono realizzate, non possono essere considerate proprio sostenibili. Meglio evitare quelle realizzate in materiali come il nylon, la microfibra o il poliestere, non compostabili e difficili da riciclare, preferendo quelle fatte con materiali naturali e biodegradabili come il cotone biologico, la cellulosa e la viscosa.
Una per ogni pelle
Grazie all’estrema varietà di ingredienti con cui possono essere imbevute, le maschere viso in tessuto vanno scelte in primis per rispondere alle specifiche esigenze delle diverse tipologie di pelle, ma anche come “pronto intervento” in situazioni di emergenza: possono, infatti, intervenire in modo efficace se la pelle appare stanca e tirata a fine giornata a causa di stress e stanchezza oppure riparare prontamente gli effetti degli agenti atmosferici, come il freddo e gli sbalzi di temperatura, o ancora le irritazioni causate dall’uso prolungato della mascherina.
Da ricercare nella formulazione, in caso di cute secca e arida, oli e burri vegetali, aloe vera, miele, polisaccaridi, glicerina, acido ialuronico.
Tra gli alleati delle pelli più mature ci sono alcuni ingredienti dotati di azione antiage, come la vitamina E, gli oli e i burri vegetali (argan, karitè), l’acido ialuronico e alcuni estratti vegetali (moringa, zenzero, melograno, aronia, tè verde). Prezioso sia per le pelli mature, in presenza di discromie cutanee, che per quelle acneiche, l’acido azelaico, sostanza prodotta a partire da un lievito (Malassenzia furfur) capace sia di esercitare un’azione depigmentante che antibatterica e antinfiammatoria.
Ingredienti adatti al trattamento della pelle impura o acneica, da ricercare tra i costituenti delle maschere, sono gli estratti di bardana o rosmarino, dotati di proprietà purificanti, oppure le argille, capaci di adsorbire l’eccesso di grasso rendendo la pelle da subito più uniforme e compatta.
Molteplici le soluzioni “in maschera” anche per chi soffre di arrossamenti diffusi e couperose: sono arricchite da ossido di zinco, vitamine quali la E e la C e soprattutto estratti vegetali attivi sul microcircolo, come il mirtillo e il rusco, oppure lenitivi e antiarrossamento come la calendula e la camomilla.
Illuminarsi
Prima di una cena o un evento importante, cancellare ogni traccia di stanchezza e stress dal viso, ritrovandosi con una pelle levigata e compatta è il sogno di ogni donna… e non solo.
Le maschere illuminanti in tessuto sono capaci di soddisfare anche le pelli più esigenti: sono ricche di estratti vegetali antiossidanti, idratanti ed elasticizzanti.
Particolarmente ricercate per il loro effetto glow sono le maschere liftanti e rimpolpanti, capaci di restituire in 15 minuti la luminosità agli incarnati più spenti. Collagene naturale, vitamina C, microalghe, acido ialuronico, estratto di melograno, zuccheri vegetali e galattomannani tensori sono alcuni degli ingredienti più preziosi da ricercare nelle formulazioni.
Ecco come applicarle al meglio
Prima dell’apertura è bene agitare la busta, così da far raccogliere alle maschere tutto il siero contenuto nella confezione. Una volta aperte, bisogna estrarre le maschere delicatamente, stenderle e applicarle sulla pelle del viso perfettamente pulita e struccata. È consigliabile esercitare una lieve pressione con i polpastrelli picchiettando su tutta la superficie per farle aderire bene in ogni punto. I tempi di posa possono variare dai 15 ai 25 minuti, e sono indicati sulla confezione. Una volta rimosse le maschere, bisogna massaggiare leggermente il siero rimasto sul viso con i polpastrelli per ottimizzarne l’effetto.