Come si evitano le carie? Da che età curare i denti? Come si tutelano le gengive? "Spesso l'igiene orale viene data per scontata. Molti pensano di sapere già tutto fino a che la distrazione presenta il conto", spiega l'odontoiatra Luigi Paglia, direttore del Dipartimento di Odontoiatria Materno-Infantile dell'Istituto Stomatologico Italiano di Milano e autore del libro "La salute orale di mamma e bambino nei primi mille giorni di vita". Ha risposto per noi ad alcune domande, tra quelle che più frequentemente ci si pone, per far luce sui più importanti aspetti della salute dentale. A tutte le età.
Perché la gravidanza può rovinare i denti?
L'infiammazione delle gengive riguarda l'80% delle donne in gravidanza che spesso non ne sono consapevoli. Il bombardamento ormonale di questa fase della vita aumenta l'irrorazione di sangue nei tessuti gengivali rendendoli più fragili. Per questo le gengive si infiammano più facilmente e i denti tendono a cariarsi. I germi presenti in bocca possono poi più facilmente passare nel sangue e provocare problemi alla gravidanza. Anche il reflusso esofageo o gli episodi di vomito possono rovinare lo smalto, con importanti conseguenze per la salute di tutta la bocca. Lavarsi i denti almeno due volte al giorno, usare il filo interdentale la sera e fare una visita dal dentista prima della gravidanza e ogni trimestre della stessa, tiene la situazione sotto controllo. In questo modo la gengivite non progredisce e si evitano anche eventuali problemi al feto.
Davvero si deve curare l'igiene orale perfino nei lattanti?
Non è mai troppo presto per tenere pulito il cavo orale. Il latte materno contiene zuccheri che ristagnano in bocca soprattutto durante l'allattamento notturno e nella zona attorno agli incisivi superiori. Dopo i sei mesi di vita si possono cariare i denti prima ancora che escano del tutto. Esistono in farmacia degli appositi ditali di plastica o in microfibra che servono a massaggiare e pulire le gengive. Per fortuna i bambini in genere tollerano questi massaggi e arrivano perfino ad apprezzarli.
Fluoro e bambini: come evitare i rischi?
I bambini hanno bisogno della giusta quantità di fluoro per rendere più forte lo smalto dei denti. E il modo migliore per assumerlo è attraverso il dentifricio, però nelle quantità previste dall'Istituto Superiore di Sanità. Si comincia a usarlo quando spunta il primo dentino a circa sei mesi, con una quantità grande quanto un chicco di riso e utilizzando un dentifricio per bambini che contiene 500 ppm di fluoro (su ogni tubetto è scritta la quantità di fluoro contenuta). Dai due ai sei anni la dose è pari a un pisello e il contenuto di fluoro del dentifricio deve essere di 1000 ppm. Dopo i sei anni si possono utilizzare i prodotti che usiamo tutti con 1450 ppm di fluoro, mettendo sullo spazzolino circa 1 cm. Attenti però che il bambino non ingoi il dentifricio.
Perché curare i denti da latte? Tanto cadranno...
Un'accurata igiene orale è sempre necessaria, perché se i denti da latte si cariano e cadono prima del tempo creano problemi nella disposizione di quelli permanenti. È fondamentale cominciare fin da bambini a spazzolare i denti mattina e sera, per 2 minuti circa. Per non dimenticare nemmeno un dente il trucco è seguire sempre la stessa sequenza, pulendo anche le pareti fra un dente e l'altro con il filo interdentale sotto la supervisione attenta di un genitore. E per un'igiene davvero completa, non dimenticate di spazzolare anche la lingua.
A che cosa servono i denti del giudizio?
Questi denti sono un retaggio del passato. Gli uomini preistorici masticavano molti cibi crudi, coriacei e difficili da triturare. Per questo avere un terzo molare che cresceva più tardi, aumentando la superficie masticatoria e di triturazione del cibo, era fondamentale. Nel tempo gli uomini hanno imparato a governare il fuoco e a cucinare. La mascella si è progressivamente ridotta e oggi non c'è abbastanza spazio per questi denti ingombranti, che vanno spesso tolti dal dentista perché provocano dolore e difficoltà nella crescita.
È giusto lavare i denti subito subito dopo i pasti?
È meglio aspettare 25/30 minuti. Appena finito di mangiare, gli acidi e gli zuccheri contenuti nei cibi creano un ambiente eccessivamente acido in bocca che indebolisce temporaneamente lo smalto dei denti. Spazzolandosi subito si potrebbe danneggiare la superficie dei denti. Bisogna dare tempo alla saliva di ristabilire il giusto equilibrio, per una pulizia senza rischi.
Come proteggere le gengive? E possono ricrescere?
Una volta che si sono ritirate, le gengive non ricresceranno spontaneamente. Eppure sono loro a garantire la salute dell'osso che mantiene i denti al loro posto. Ecco perché è necessario trattarle bene, anche se non danno alcun segnale, fin da giovani e in particolare dopo i 50 anni. La sensibilità dentale e il sanguinamento sono i primi sintomi della malattia, che porta nel tempo alla perdita di osso e poi dei denti. Per prevenire è necessario eliminare o limitare fortemente fumo, alcolici e cibi ricchi di zuccheri aggiunti. I denti si lavano tre volte al giorno, ma con uno spazzolino a setole integre e non troppo dure, perché la delicatezza è di rigore. Anche gli spazzolini elettrici oggi sono programmati per non creare lesioni dentali e gengivali. Oltre al filo interdentale bisogna aggiungere in alcuni casi anche gli scovolini. E la pulizia dei denti dall'odontoiatra deve diventare un must. Ogni quanto tempo? Sarà il vostro dentista con l'igienista a stabilirlo.
È vero che la carie può aumentare dopo i 60 anni?
Dopo i 60 anni diventa più frequente avere carie, complice il ritiro delle gengive, che lasciano scoperti i colletti, un'area particolarmente delicata. La soluzione è ancora una volta una pulizia accurata, con un dentifricio al fluoro. I collutori possono aiutare a rendere meno aggressiva la placca. Il principio attivo da ricercare in etichetta è la clorexidina, ma a basso dosaggio. Chiedete la vostro dentista la concentrazione giusta per voi. Esistono anche dei batteri probiotici che equilibrano il microbioma orale e lo mantengono in buono stato. Avere denti e gengive sane è davvero importante sotto tanti punti di vista. Perfino per la salute del cervello: alcuni studi hanno evidenziato come una cattiva igiene orale sia associata anche a una peggiore salute cognitiva.