"La bellezza degli alberi, i colori dei frutti, il profumo dei fiori, tutto concorre a fare degli agrumi un oggetto del desiderio, che per chi vive al nord è più difficile da esaudire", spiega Davide Chiaravalli, di Floricoltura Chiaravalli. "Per fortuna esistono specie che si adattano anche a climi più rigidi. Eccone 4 che più di altre permettono di soddisfare la nostra voglia di bellezza e di bontà".
Il più rustico è l'arancio amaro (Citrus aurantium)
Se abiti in pianura padana puoi perfino piantarlo in giardino, naturalmente scegliendo un luogo soleggiato e riparato dai venti. Nel tempo diventerà un albero alto parecchi metri, molto ornamentale, dalle foglie scure e lucide e dai numerosi frutti arancioni. Esistono anche varietà scenografiche, come l'arancio amaro scannellato (Citrus aurantium canaliculata), con i frutti lucidi, rugosi e coste in rilievo.
In cucina
La marmellata o la gelatina di arancio amaro sono golosissime. Le scorze usate in infusione sono invece un ottimo digestivo.
Il più profumato è il chinotto (Citrus myrtifolia)
Non resisti al profumo sensuale dei fiori d'agrumi? Compra un Chinotto, ha una fioritura molto generosa e straordinariamente profumata. Non è delicato e con il giusto innesto è anche resistente al freddo, non abbastanza però da sopravvivere in piena terra al Nord. Anche i frutti, simili a piccole arance, sono molto abbondanti. Le foglie invece sono sottili e appuntite. In Italia abbiamo anche la varietà autoctona di Savona, diventata presidio Slow Food.
In cucina
Il sapore è amaro e fresco, ma non si mangia. È ottimo per fare marmellate da accompagnare a formaggi stagionati.
Il più generoso è il limone meyer (Citrus meyerii)
È nato da un incrocio naturale fra una pianta di limone e una di arancio moltissimi anni fa. I fiori bianco viola sono profumati, abbondantissimi e continuano a sbocciare e a trasformarsi in frutto per quasi tutto l'anno. È una pianta molto vigorosa, che ricresce in breve tempo dopo le potature e che resiste al freddo meglio del limone comune. L'ideale però è coltivarla in vaso.
In cucina
I frutti sono simili a quelli del limone, ma più ricchi di succo e con un sapore è meno aspro. Usali come faresti con un normale limone e provali nei succhi e nelle acque aromatizzate.
Il più raro è lo yuzu (Citrus junos)
Arriva dal Giappone e qui in Italia è ancora poco conosciuto, ma per resistenza al freddo è imbattibile: sopporta anche temperature di parecchi gradi sotto lo zero. Il frutto ha un colore un po' spento, ma le foglie hanno una forma davvero particolare e l'alberello, da coltivare in vaso, è molto armonioso. Il sapore è a metà fra limone e mandarino e ha vaghi sentori floreali.
In cucina
In Giappone e Corea la buccia di yuzu è utilizzata in molte ricette dolci e salate, mentre il succo arricchisce molte salse. È ottimo anche per le bevande, dagli infusi ai cocktail.
La cura degli agrumi
Posizione
Riserva al tuo agrume un angolo soleggiato, ma al riparo dal vento forte, che rovina le foglie. Se hai un terrazzo esposto a Sud, d'estate è meglio l'ombra, le temperature possono essere molto alte.
Terreno
In un vaso piccolo anche il terriccio universale va bene. Se il diametro è superiore ai 30 centimetri, ha bisogno di terra specifica per agrumi, leggermente acida, che contenga anche letame, o compost, e pietra pomice. In giardino, se il terreno è molto compatto, aggiungi della sabbia.
Rinvasi
In media ogni 4 anni. Se sono giovani anche più spesso: si rinvasano quando la chioma diventa sproporzionata rispetto alla base.
Acqua
Bagnali 1 volta la settimana d'inverno e 2-3 volte d'estate, ma non esagerare, gli agrumi odiano i ristagni.
Concime
In autunno usa i semi di lupino, è un concime biologico che trovi nei negozi specializzati. In primavera però aggiungi anche un concime bilanciato che contenga tutti i nutrienti. Non solo azoto, fosforo e potassio ma anche micronutrienti tra cui ferro, calcio, magnesio.
Potature
Servono principalmente agli agrumi in vaso e non si fanno in autunno o in inverno. Si pota durante la bella stagione per mantenere la forma e la giusta proporzione fra vaso e chioma, tagliando i rami che crescono troppo.