Non sono molti i rampicanti ad avere i fiori azzurri, per questo forse la plumbago con i suoi fiorellini celesti ci sembra irresistibile. Una volta a casa però non sappiamo come curarla. Per fortuna è una pianta facile che produce una quantità di fiori strepitosa. Non vi spaventare se dopo un temporale sembrano tutti stropicciati e rovinati, togliete i più brutti e in poco tempo ne sbocceranno di nuovi. D'altra parte la fioritura è molto lunga e parte da aprile per arrivare a ottobre inoltrato.
La prima cosa da sapere quando la portate a casa, è che si tratta di una pianta sarmentosa, cioè ha rami flessibili che possono diventare lunghi anche parecchi metri. Potete farla crescere in giardino come coprisuolo, farla ricadere da una balconata, oppure seguire la via maestra e farla arrampicare su una parete. Non essendo una rampicante però, va molto aiutata fissandola con un cordino alla griglia o ai tiranti.
La seconda cosa da sapere è che è originaria del Sud Africa dove il clima è mite e secco quasi tutto l'anno, quindi, per chi non abita vicino al mare, l'inverno è un problema. Facilmente superabile per fortuna. Ecco cosa dovete fare se vuoi avere una Plumbago Capensis da urlo quest'anno e i prossimi.
Come si cura
Posizione
Se volete che produca molti fiori l'ideale è una posizione in pieno sole, ma può resistere anche in posizioni all'ombra per molte ore al giorno, purché non tutte. L'ideale è appoggiarla a un muro esposto a Sud e riparato dai venti, così è anche più facile farle passare l'inverno.
In vaso
Trapiantatela appena comprata in un contenitore di almeno 30 centimetri di diametro. Crea uno strato di pomice o argilla espansa sul fondo, per evitare i ristagni idrici, e per il resto riempite con un buon terriccio universale nuovo.
Nel terreno
Si adatta abbastanza a tutti i substrati, l'importante è dissodare ed aerare bene la terra. Se lo vedete molto compatto e argilloso, rendetelo più leggero arricchendolo con del letame in pellet e della pietra pomice.
Acqua
Specialmente durante la belle stagione ne ha davvero bisogno. Fate in modo di innaffiare prima che il terreno asciughi completamente. L'ideale è che sia asciutto sopra, ma ancora leggermente umido sotto la superficie.
Concimi
Per sostenere la fioritura durante l'estate, usate ogni 2 settimane un fertilizzante per piante da fiore ricco di potassio. In primavera, all'inizio della stagione vegetativa va invece concimato con letame in pellet.
Potatura
In estate è meglio effettuare delle potature leggere per mantenere i rami pieni di foglie e compatti. In autunno quando avrà finito la fioritura l'ideale è un taglio profondo, che lasci i rami lunghi circa 50-70 centimetri.
Malattie
È una pianta che si ammala difficilmente. Se la posizione non è ideale potrebbe essere attaccata da afidi o cocciniglie, da togliere con le mani (guantate ovviamente) se il problema è limitato, o da curare con un decotto di aglio e lavanda da spruzzare sulle parti colpite, se l'area interessata è estesa.
Protezione invernale
Se vivete al nord l'ideale è ricoprire la base con paglia o con le foglie secche che si accumulano in autunno. I rami vanno poi coperti con tessuto non tessuto. Le innaffiature vanno diradate ma non sospese, soprattutto in caso di siccità.
Come si valorizza
L'ideale è piantare dei bulbi alla base. In giardino un classico sono gli agapanthus, i grandi fiori bianchi, azzurri o viola che fioriscono all'inizio dell'estate. Sono alti anche più di un metro e richiederebbero un vaso molto grande. L'alternativa sono gli allium, ne esistono anche di dimensioni contenute e adatte ai vasi. Hanno le stesse sfumature degli agapanthus e anche loro fioriscono dalla tarda primavera all'inizio dell'estate, ma la forma a palla li rende ancora più particolari. Se invece preferite dei colori a contrasto potete provare l'arancione dell'hemerocallis o il giallo dell'hemerocallis tromba d'oro. Per non lasciare mai la base sguarnita in estate potete piantare le margherite gialle e arancioni della gazania, sia in vaso che nel terreno, che hanno più o meno le stesse esigenze della plumbago.