Cani e gatti
Pet: allarme zecche

Allarme zecche

Il vostro cane o gatto ha le zecche? Ecco tutto ciò che dovete sapere per proteggere la sua salute… e la vostra!

Avete fatto una bella passeggiata al parco con il cane ma dopo essere tornati a casa, mentre lo spazzolate o lo accarezzate, vi siete accorti della presenza sulla sua cute di un piccolo ospite indesiderato: una zecca! Stessa cosa può capitare con il gatto, ovviamente non quello casalingo. Non andate in ansia, il problema si può facilmente risolvere e prevenire.

I rischi per la salute

Le zecche sono stretti parenti dei ragni, aracnidi dotati di otto zampettine. E sono ematofagi, cioè si nutrono del sangue del loro ospite (cane, gatto ma anche altri animali, compreso l’uomo) di cui trattengono la parte “solida”, cioè le piastrine, i globuli rossi e bianchi. La parte liquida del sangue viene invece rigurgitata insieme al contenuto delle loro ghiandole salivari, dove spesso sono presenti anche microrganismi patogeni. Oltre a provocare prurito e, in caso d’infestazioni massive, anemia nell’animale, le zecche possono trasmettere alcune malattie anche all’uomo (zoonosi come la febbre bottonosa del Mediterraneo, la malattia di Lyme e la meningoencefalite da zecche).

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Come toglierle

Nel cane e nel gatto le zone dove le zecche preferiscono attaccarsi sono quelle meno protette dal pelo: orecchie, muso, regione ascellare e perineale, e tra le dita delle zampe. È qui che, separando bene il mantello, è necessario controllare la possibile presenza del parassita. E se si trova, ahimé, la zecca? È fondamentale non cercare di “soffocarla”, come molti suggeriscono, con alcol, olio, solventi o qualche goccia di antiparassitario, perché questo provocherebbe solo un aumento del rischio di rigurgito e quindi di possibile trasmissione di patologie. Le zecche devono essere rimosse solo meccanicamente con particolari ganci, afferrandole nel punto in cui sono più attaccate alla cute (la parte del rostro o buccale) ed estraendole mentre le si ruota. Se non si è sicuri di togliere il parassita nel modo corretto, è importante ricorrere subito all’aiuto di un medico veterinario.

Giocare d’anticipo

Per evitare spiacevoli controindicazioni, oltre a non passeggiare con il cane nelle zone dove si sa che c’è un elevato tasso d’infestazione, è sempre consigliato fare un controllo quotidiano una volta tornati a casa dalla passeggiata. Nel caso del gatto che entra ed esce di casa a piacere, è bene controllare spesso il suo mantello, più volte a settimana. È inoltre fondamentale programmare un’adeguata prevenzione con l’antiparassitario più adatto consigliato dal veterinario.

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Pet: allarme zecche - Ultima modifica: 2024-08-19T08:00:33+02:00 da Sabina Tavolieri

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