Un animale domestico rappresenta certamente per adulti e bambini una fonte di affetto: il rapporto con il nostro cane e il nostro gatto ci dà delle sensazioni speciali e appaganti; giocare e passare del tempo con loro ci rilassa dopo una giornata stressante e ci fa tornare il buonumore. Ogni animale, poi, è un essere a sé stante e il rapporto che si viene a creare è unico, proprio come con gli esseri umani. Recenti studi scientifici ci dicono inoltre che il cane e il gatto, ma anche il coniglio domestico, non sono unicamente fonte di benessere psicofisico, dato che ci aiutano a ridurre lo stress e a farci sentire bene, ma possono apportare veri e propri benefici alla nostra salute in termini di prevenzione di alcune patologie.
Queste stesse osservazioni valgono, addirittura, anche per gli animali marini. Recenti studi hanno infatti evidenziato che osservare i pesci di un acquario riduce i livelli di ansia e stress causando, conseguentemente, anche una diminuzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, con un minore rischio di malattie cardiovascolari. L’osservazione di ambienti acquatici aiuta, inoltre, a migliorare l’umore. Tutto ciò sarebbe da ricondurre agli stimoli che si percepiscono, come lo scorrere dell’acqua, il colore dei pesci e lo sfondo presente all’interno degli acquari.
I benefici per il cuore
È ormai scientificamente provato, in base a studi condotti dall’American Heart Association e da altre organizzazioni che operano in campo medico, che vivere con un animale domestico apporta benefici al cuore, riducendo i livelli di stress e, di conseguenza, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Chi ha un cane, poi, in media cammina di più, fa più movimento e quindi è anche meno incline a sviluppare patologie correlate al sovrappeso, come l’ipertensione arteriosa o l’aterosclerosi. Anche il gatto o altri animali domestici che vivono esclusivamente in ambiente domestico, però, hanno effetti benefici sulla salute: giocare o semplicemente passare del tempo con il proprio animale aiuta a ridurre lo stress e, di conseguenza, le patologie a esso correlate.
Meno allergie per i bambini
Sembrerebbe un paradosso, se pensiamo al fatto che molte persone evitano di tenere in casa animali domestichi poiché pensano, erroneamente, che questi ultimi siano fonte di allergie dovute al pelo o possano amplificare i sintomi di forme allergiche già presenti. Studi scientifici hanno invece dimostrato che, nei bambini, maggiore è la frequenza di contatto con animali domestici, minore è il rischio di sviluppare allergie, ma anche eczemi o forme di asma. Il contatto, soprattutto se precoce (nei primi mesi di vita), con un animale domestico induce infatti nell’organismo una tolleranza che diventa “protettiva” non solo nei confronti dell’animale con cui si hanno contatti, ma anche di altri animali. Questo perché la composizione degli allergeni, cioè delle sostanze che causano allergie, è simile nei vari animali domestici. Ciò non significa ovviamente che gli animali non possano essere causa dello sviluppo di allergie; il tutto dipende dalla predisposizione individuale a sviluppare forme allergiche e quindi, in soggetti potenzialmente allergici, è comunque sempre bene valutare con uno specialista, medico o veterinario, l’opportunità di adottare un animale domestico.
La pet therapy
I benefici sulla salute psicofisica derivanti dal contatto degli animali domestici con l’uomo trovano la loro applicazione principale nella pet thepapy, una vera e propria forma di terapia ormai ben nota nel nostro paese, applicata in diversi ambiti terapeutici e oggetto di studi sempre più numerosi. Questi benefici si esplicano in particolare su alcune categorie di pazienti e vedono gli animali domestici protagonisti in diverse strutture: case di cura, ospedali, centri di riabilitazione, ricoveri per anziani. In questi luoghi, gli animali domestici, siano essi di proprietà dei pazienti ricoverati oppure animali estranei usati esclusivamente a scopo di pet therapy, svolgono il loro ruolo con fini terapeutici, riabilitativi, educativi e ludico-ricreativi, che prevedono l’impiego di animali (cane, gatto e coniglio - ma anche asini e cavalli laddove possibile), in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo. Si tratta di interventi ormai standardizzati che si svolgono seguendo linee guida che possono variare in base alle diverse situazioni, ma sempre finalizzate a preservare il benessere del paziente e dell’animale stesso. In particolare, sono coinvolte le aree emotive, sociali e comportamentali, ma il beneficio della pet therapy si esplica anche sulla salute generale dei pazienti.
Gli animali allungano la vita
Oltre a tutti i benefici precedentemente elencati, che ovviamente valgono anche per gli anziani, diversi studi scientifici mirati a indagare in particolare la fascia di età che comprende i soggetti anziani, hanno evidenziato che le persone in età avanzata che convivono con animali domestici sono in generale meno inclini alla depressione, soprattutto perché soffrono meno di solitudine. Il rapporto con gli animali domestici migliora infatti l’umore e fa ritrovare nuovi stimoli a persone che, in molti casi, faticano a riempire le giornate e hanno poca compagnia.
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