Coriandoli. Il nome risale al 1500, quando nella zona di Milano, in occasione del Carnevale, venivano lanciati semi di coriandolo ricoperti di zucchero. Verso la fine del 1800, però, un imprenditore tessile di Crescenzago, il cavalier Enrico Mangili, ebbe l’idea di riciclare i piccoli dischetti di scarto delle sue lavorazioni industriali per utilizzarli durante le sfilate di Carnevale. Così, i tradizionali confetti di zucchero vennero sostituiti dai coriandoli di carta. È un’usanza che sopravvive tutt’oggi, associata all’allegria, al colore e al divertimento di una delle feste più spensierate dell’anno. Ma in un’era in cui il nostro impatto ambientale è sempre più cruciale per il futuro del Pianeta, forse bisognerebbe rivedere anche questi piccoli, ma non totalmente innocui gesti, proprio come lanciarsi coriandoli.
L’idea green
Proprio per cambiare le sorti di una tradizione che non risuona in modo positivo con l’ambiente, la giovane azienda tedesca Saatgutkonfetti ha creato dei coriandoli sostenibili, compostabili e certificati vegan, che contengono i semi di 23 specie di piante selvatiche autoctone, una miscela di amido di mais e coloranti ecologici e naturali. Questi coriandoli, fatti a mano, vanno in aiuto delle api selvatiche ed altri insetti, fornendo loro cibo e una casa.
Non solo carnevale: i coriandoli proposti da Saatgutkonfetti sono suggeriti, a seconda della loro composizione e colore, per altri eventi chiave, come ad esempio i matrimoni.
La genesi dell’idea
L’obiettivo che la start-up spiega nel suo sito internet è quello di costruire un'azienda sostenibile, agile, sociale e innovativa che dia un contributo importante alla tutela della biodiversità. «Vogliamo mostrare e dimostrare che è possibile lavorare con la natura e non contro di essa e che i beni di consumo possono avere anche una missione educativa, fornendo spunti di riflessione positivi. Per esempio, è possibile fare progressi verso un futuro più sostenibile con coriandoli e vibrazioni positive, dove è presente la consapevolezza dell'impatto delle nostre azioni».
La mente che sta dietro a tutto è quella di Philip, studente di design alla Kunsthochschule di Kassel, che nel 2018, insieme a un compagno di studi, fu fulminato dall’idea di sviluppare coriandoli sostenibili, fatti di semi. Mettendo in pratica la loro idea hanno vinto vari premi, tra cui il "Green Concept Award 2019". Il 1° aprile 19, Philip ha fondato con i suoi amici Chris e Katja l'odierna start-up per trasformare l’innovativo progetto universitario in un'impresa sociale di successo.
Una chicca: oltre al suo e-shop e ad un blog che parla di sostenibilità, soprattutto in riferimento agli insetti, il sito dell’azienda ha messo a disposizione una sezione dove poter scaricare, stampare, e ritagliare una maschera fai da te da colorare e indossare per un carnevale davvero sostenibile e home made.
Le specie di piante selvatiche utilizzate
- Achillea
- Barba di becco dei prati
- Brunella
- Caglio zolfino
- Camomilla comune
- Camomilla dei tintori
- Campanula raponzolo
- Campanula serpeggiante
- Carota selvatica
- Dente di leone
- Erba di San Giovanni
- Fiordaliso
- Fiordaliso dei pascoli
- Fiordaliso stoppione
- Fiordaliso vedovino
- Margherita diploide
- Papavero
- Piantaggine lanciuola
- Radichiella dei prati
- Silene volgare
- Tragoselino
- Veronica
- Viola del pensiero