Nato a Parma nel 2016, Al Bacio è un format versatile ed in rapida diffusione che ha festeggiato l’apertura del quarto ristorante lo scorso 24 ottobre, nella zona Navigli di Milano.
Il nome porta con sé la filosofia della perfezione, la tenace volontà di “fare bene”, con estrema cura e a regola d’arte, appunto “al bacio”.
La cucina proposta è definita dagli ideatori “casual gourmet”, un felice matrimonio tra sapori, uno studio di combinazioni il cui risultato nel piatto è equilibrato nel gusto e nei valori nutrizionali. Perché Al Bacio non vuole solo proporre un’esperienza di piacere a tavola, ma anche una cena salutare che risponda ai principi della corretta alimentazione. Si tratta di un obiettivo centrato grazie al metodo di cottura a bassa temperatura che ha un duplice beneficio: non alterare i principi nutritivi del cibo ed esaltare la tenerezza e la bontà di una materia prima eccellente, scelta senza compromessi.
Italiano con contaminazioni internazionali
L’anima del ristorante è la proposta di un piatto unico (a forma di bacio) con una portata principale ed i suoi due sides, eventualmente preceduto da entrée da condividere.
Lo chef ha un bagaglio di esperienze collezionate in giro per il mondo, propone una cucina italiana ed healthy, che strizza l’occhio a rivisitazioni internazionali. Ne sono degli esempi i piatti Start in Polpo-Sition (polpo a bassa temperatura con cime di rapa e purea di patate alla curcuma), Pink Mama (risotto vegan con rapa rossa e ricotta di mandorla con zucca all’agro e scarola ripassata), Rice and Shine (risotto zucchine e yogurt greco con tartare di gamberi e chips di patate dolci) e Give Me Babe One More Bite (filetto di maialino a bassa temperatura con arancino di quinoa e indivia caramellata).
Ad accompagnare il tutto c’è un cestino di pani e crostini al carbone vegetale e schiacciatine con semi di sesamo e papavero, nonché una proposta dalla cantina che include vini biologici e produzioni molto particolari, come il “Diversamente DOC” realizzato da persone con diverse disabilità.
Ma, dulcis in fundo, la giovane pastry chef Federica Capotorto propone dolci con un impatto calorico più contenuto grazie all’utilizzo di farine e zucchero integrali, meno grassi e con proposte anche vegan. Da non perdere il tiramisù e la sbrisolona vegana con coulis di lamponi.
La location
Eco-friendly nella sostanza, infatti, Al Bacio è totalmente plastic free grazie all’assenza di bottiglie ed alla presenza di un dispenser per un’erogazione illimitata e gratuita di acqua microfiltrata. Il ristorante è anche paper free: le ordinazioni vengono fatte direttamente dai clienti con il tablet in dotazione ad ogni tavolo: un’esperienza digitale e divertente che può essere guidata anche con l’aiuto dei camerieri.
Ma non finisce qui, infatti dall’inizio del 2020 sarà disponibile un’app che permetterà anche di socializzare: sarà sufficiente aprire la mappa del locale e si potrà offrire una bottiglia di vino, un calice o anche solo un caffè a qualsiasi tavolo, lasciando un messaggio o un emoji personalizzato.
Non solo cena…
La location, immersa nella movida della “Milano da bere” della zona Navigli, chiedeva assolutamente la possibilità di esprimersi con un aperitivo creato – of course - con lo stesso concept “casual gourmet”. La carta dei cocktail e mocktail, realizzata grazie alla collaborazione con uno dei bartender di Ceresio 7, è molto interessante: una proposta fuori dai tracciati comuni che include estratti, spezie e succhi naturali. E ad accompagnare il drink ci sono deliziosi assaggi, una sorta di “teaser” del menu della cena.
Lo Street Food Corner, inoltre, è stato creato per palati più curiosi in cerca di sfizi alternativi e stuzzichi da passeggio. A breve, infine, sabato e domenica sarà possibile vivere l’esperienza del brunch nel più autentico stile australiano.
AL BACIO
Via Vigevano 32, Milano
Web: www.al-bacio.it
Facebook: www.facebook.com/albaciohealthytastyitalian
Instagram: @albaciohealthytastyitalian