Non fatevi ingannare dal nome: le radici del grano saraceno affondano nella Cina antica, dove venne addomesticato già nel 600 a.C. per poi essere diffuso dal Tibet all'Asia Centrale e dal Medio Oriente all'Europa. Detto questo scopriamo insieme le proprietà salutistiche, come acquistare, come conservare e come cucinare questo fantastico ingrediente.
Ricostituente naturale
Dal punto di vista dei nutrienti il grano saraceno è a metà tra un cereale e un legume, non essendo però né uno né l'altro dal punto di vista botanico. Ha un alto valore nutritivo dato da carboidrati complessi, proteine di buona qualità, senza glutine, vitamine del gruppo B e flavonoidi, preziosi antiossidanti, per cui se ne consiglia un consumo frequente per tutto l'inverno, con benefici anche per la pelle grazie alla rutina, un antiossidante che rinforza i capillari sanguigni.
Acquisto
Si trova sotto forma di farina, fiocchi, spesso miscelati con altri fiocchi di cereali o in muesli, e in chicchi. È facilmente reperibile non solo nei negozi di alimentazione naturale, ma nei supermercati, oltre che nei siti di vendita online.
Conservazione
Come tutti i cereali in una dispensa buia, asciutta e lontana da fonti di calore. Ovviamente farina e fiocchi si conservano meno dei chicchi. Attenzione quindi a non esagerare con le scorte.
In cucina
La farina può essere utilizzata, da sola o miscelata con altre, per la preparazione di pasta, gnocchetti, crespelle, polenta. Per pani e prodotti da forno è indispensabile unirla con altre farine in grado di lievitare. I chicchi di saraceno, dal gusto aromatico e amarognolo, possono essere consumati in zuppe, insalate, sformati, avendo cura di cucinarli con ingredienti dal sapore più dolce. Per la cottura dei chicchi, dopo averli sciacquati abbondantemente, uniteli a un volume doppio di acqua fredda, poco sale e fate cuocere per 20 minuti dall'ebollizione.