La ricotta non deriva direttamente dal latte come il formaggio, ma si ricava dal siero di latte che resta dopo aver preparato la cagliata. Il siero viene acidificato e cotto nuovamente (ecco il perché del nome “ricotta”). Così facendo, le proteine contenute coagulano formando dei fiocchi. Questi, posti poi a sgocciolare dentro contenitori forati, formano l’ammasso soffice e delizioso che conosciamo.
Ricotta light ma senza panna
Meno ricca di calorie e grassi del formaggio, digeribile, preziosa per il suo apporto di calcio e proteine di alto valore, la ricotta è particolarmente raccomandabile per i bambini e per chi ha problemi di linea. Attenzione però: spesso al siero si aggiungono latte intero o panna, per aumentare la resa e ottenere un gusto più intenso. In questo caso la ricotta diviene più energetica e meno digeribile. La ricotta originale, di solo siero, ha un gusto più delicato e consistenza leggermente più asciutta.
Al contrario di quella confezionata, la ricotta fresca artigianale va consumata entro un paio di giorni dalla produzione, pena l’inacidimento. Di lunga conservazione sono le versioni salate e stagionate, con consistenza asciutta e sapore intenso, che possono essere grattugiate.
Specialità regionali
Da assaggiare: la siciliana ricotta infornata, coperta da una sottile pellicola bruna, decisamente pepata e di consistenza cremosa; la ricotta calabrese, preparata con latte di pecora e cotta al forno; la ricotta romana, di latte ovino dal sapore intenso, protetta dal marchio europeo DOP; la ricotta piemontese, vaccina, ovina o caprina, arricchita con latte o panna, molto cremosa e nutriente.
Vi proponiamo una selezione di ricette con la ricotta originali e gustose, dall'antipasto al dolce.