Le foglie e i frutti del comune cipresso donano una piacevole nota balsamica agli impasti e ai piatti più svariati, sia dolci che salati
Spesso ai rami del Cupressus sempervirens sono stati attribuiti valori simbolici, a partire dai Greci che li consideravano richiamo alla bellezza femminile ma anche simbolo funerario. Dalla distillazione delle foglie di cipresso si ottiene un olio rinfrescante molto utilizzato nella medicina naturale e in farmacia che da sempre è stato usato per suffumigi e contro la tosse. Inoltre in cucina le foglie e i frutti del cipresso possono risultare interessanti per insaporire ogni tipo di preparazione con una nota balsamica, verde e aromatica.
Carta d’identità
Che cos’è
Il cipresso è un albero sempreverde che vive a lungo e può raggiungere i 50 metri. Il tronco è dritto, forte, generalmente la chioma è allungata e molto compatta. I fiori si trasformano in frutti che vengono chiamati gazzozzole o galbuli.
Dove e quando si raccoglie
Le foglie e i frutti del cipresso si possono raccogliere durante tutto l’anno. La pianta ospita contemporaneamente sia i frutti giunti a maturazione (e che hanno già disperso i semi), sia i frutti più giovani e freschi. La gazzozzola, difatti, impiega ben due anni per maturare.
Caratteristiche particolari
L’infuso dei frutti, usato in erboristeria, cambia colore a seconda della maturazione degli stessi. Se si utilizza un frutto più giovane si otterrà un infuso verdastro. Se si scelgono gazzozzole più mature, il colore dell’infuso diventerà di un rosa molto intenso.
Il suo uso in cucina
Le foglie e i frutti del cipresso, usati in piccole quantità come erbe e spezie, sono adatti a regalare aroma a preparazioni dolci e salate come paste fresche, prodotti lievitati (pane, grissini, cracker, biscotti...), gelati, sorbetti, budini, sali aromatizzati e altro ancora. Il gusto lievemente balsamico risulta aromatico e a volte piacevolmente amaro.
Il consiglio
Le gazzozzole fresche vanno conservate non troppo a lungo e preferibilmente in frigorifero avvolte in un panno umido. Esposte alla luce e all’aria seccherebbero dopo qualche settimana diventando asciutte e aperte, pronte a disperdere i semi.
Burro al cipresso
Raccogliete 4 gazzozzole di cipresso quando sono ancora sode e non legnose. In cucina sciogliete lentamente a bagnomaria 500 g di burro. Una volta fuso grattugiatevi dentro le gazzozzole e lasciatelo rapprendere in frigorifero per un giorno. Passato questo tempo sciogliete nuovamente il burro a bagnomaria e, una volta liquido, filtratelo con un colino per rimuovere le gazzozzole grattugiate. Mettete a rapprendere il burro in frigorifero e utilizzatelo per insaporire le pietanze con il particolare aroma del cipresso.