Un'eccellente proposta, sana e nutriente, fresca ed estiva che accosta dolce e salato in maniera altamente sfiziosa: ecco la pizza con fichi e formaggio! Un semplice impasto per pizza è farcito con i fichi freschi che, con la loro dolcezza naturale, si abbinano bene al formaggio leggermente aromatico grazie al timo. Il miele aggiunge un tocco finale che bilancia il tutto, rendendo questa pizza una scelta interessante per chi cerca una variante originale e delicata rispetto alla versione tradizionale.
Ingredienti
- 500 g Impasto per pizza
- 180 g Formaggio di capra
- 130 g Mozzarella
- 4 Fichi
- 2 cucchiaino Miele
- Timo
- Olio
- Sale
- pepe
- Mandorle in scaglie
Istruzioni
- Accendete il forno a 220 °C.
- Tagliate la mozzarella a cubetti piccolissimi e sistemateli in un colapasta perché perda la maggior parte del siero. Tagliate il formaggio di capra a pezzetti o a rondelle. Sciacquate i fichi, asciugateli delicatamente e senza pelarli tagliate ciascuno in 4 spicchi uguali.
- Stendete l’impasto in una teglia oliata dai bordi bassi e bucherellate uniformemente la superficie. Cospargete quindi la mozzarella a dadini e il formaggio di capra. Condite con un filo d’olio, pochissimo sale e una macinata di pepe. Decorate con il timo ed eventualmente con le scaglie di mandorle.
- Infornate per circa 20 minuti, fino a quando la pasta non risulterà dorata e croccante e il formaggio non avrà cominciato a formare una bella crosticina (se necessario, ultimate la cottura con qualche minuto di grill).
- Levate dal forno e completate la pizza con gli spicchi di fico e il miele colato a filo. Tagliate la pizza a tranci e servitela immediatamente.
Note
Per la pizza con le sarde servite un Pantelleria bianco, vino secco da uve zibibbo. Per la pizza lattuga e taleggio usate un Chiaretto del Garda, vino rosato dal retrogusto ammandorlato. Provate la pizza con fichi e formaggio di capra in abbinamento ad Asti Spumante servito freddissimo: vi sorprenderà. Per le focaccine non usate vino (che mal si sposa all’uva fresca) bensì una birra doppio malto, magari belga.