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Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità una ricorrenza che ci da modo di riflettere quanto questa tematica si a strettamente legata anche alla cucina, al gusto e al nostro benessere e di come solo con una vitale biodiversità possiamo continuare a nutrirci con gioia, piacere e tanta salute. Raccogliendo magari i tanti fiori delle erbe di campo e trasformandoli in squisite insalate!!!

A chiederlo al Ministero delle Politiche Agricole è Anabio, l’associazione di Cia-Agricoltori Italiani per il biologico, per aumentare la disponibilità di varietà selezionate come idonee alle specifiche pratiche agronomiche delle produzioni biologiche

''La biodiversità è fondamentale – ha dichiarato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva - per la salvaguardia della sicurezza alimentare globale. Dobbiamo usarla in modo sostenibile, per rispondere meglio alle crescenti sfide del cambiamento climatico e produrre cibo senza danneggiare l'ambiente''

Il progetto, coordinato dal centro di sperimentazione Laimburg, in una prima fase si concentrerà sulla frutticoltura e la viticoltura, proseguendo poi con lo sviluppo di incroci adatti alle caratteristiche climatiche e territoriali locali

Lo confermano due nuovi studi segnalati da “The organic center”. Uno riguarda la maggiore presenza di api selvatiche, e dei fiori che bottinano, nelle aree circostanti i campi biologici. Il secondo invece riguarda il maggior numero di specie di uccelli svernanti nelle aree condotte con i metodi dell’agricoltura biologica

Questa la richiesta di Federbio al ministrao dell’Agricoltura. Se non si affronta come sistema agricolo nazionale - ha detto Paolo Carnemolla, presidente della Federazione - il crescente divario fra l’offerta nazionale di prodotti bio e la domanda del mercato, continuerà a non venir colmato nemmeno dalla crescita delle superfici agricole cui abbiamo assistito in questo periodo

Dal confronto con la coltivazione convenzionale durato tre anni, emerge la presenza di più sostanza organica, più umidità, maggiore biodiversità nelle popolazioni microbiche

In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell'ultimo secolo ma la perdita di biodiversità riguarda l'intero sistema agricolo e di allevamento, con il rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali

A dirlo sono Federbio, Aiab e Associazione biodinamica. Che aggiungono: "L'agroecologia sarà così esclusa dalla gestione delle aree naturali protette, i territori più ricchi di biodiversità e più vulnerabili agli impatti dell'agricoltura convenzionale

La soluzione per affrontare la batteriosi che sta mettendo in pericolo l'olivicoltura pugliese - dicono in un comunicato stampa Federbio, Aiab, WWF, Legambiente - non può essere solo l'eradicazione o l'uso massiccio della chimica. Una proposta concreta per la gestione con il metodo biologico dei territori colpiti dal batterio